Intervista: GHOST ON MARS
Oggi siamo lieti di ospitare una delle più interessanti progressive metal band italiane, i Ghost On Mars. Parliamo con loro del loro primo ottimo album, "Out Of Time And Space", che abbiamo recensito da poco e di altre cose interessanti. Buona lettura!
01. Ciao e benvenuti su Heavymetalmaniac.it. Partiamo parlando in generale di "Out Of Time And Space". Come ĆØ nato questo album e ci ĆØ voluto molto tempo per portarlo a termine?
Ciao e grazie per questa intervista! Sì, ci è voluto davvero tanto tempo per realizzarlo, circa tre anni di lavoro. Abbiamo scartato decine di pezzi, lavorato incessantemente sui dettagli e sulla cura del sound.
Siamo convinti però di aver fatto un bel lavoro, ne siamo molto orgogliosi.
02. Siete in giro dal 2019, immagino che la pandemia da Covid-19 abbia un po' rallentato i vostri piani...Pensate che senza quell'avvenimento le cose sarebbero potute andare diversamente per voi sotto qualche aspetto?
Ricordo che durante il lockdown avevamo provato a scaricare un software per fare le prove da casa… il risultato ĆØ stato un totale disastro! Indubbiamente la pandemia ci ha rallentato sulla tabella di marcia, siamo però stati bravi a non lasciarci abbattere dalle difficoltĆ e a non mollare.
03. Quali sono le band che vi influenzano e hanno avuto un peso per il vostro sound?
Le influenze sono davvero diverse per ciascuno di noi, in generale si va dal black metal al progressive metal… passando per il post-rock, soprattutto nella primissima fase della nostra produzione musicale. Con questo album, e con i pezzi che stiamo scrivendo per il prossimo disco, ci muoviamo decisamente verso un Prog Metal moderno; se vuoi qualche nome: Pain of Salvation, Evergrey, Leprous, Soen… queste sono le band a cui di solito ci accostano e in cui, effettivamente, ci ritroviamo nella definizione del nostro sound.
04. Parliamo un po' di come nasce solitamente un vostro brano e in generale del processo compositivo e di registrazione.
Ogni brano nasce da un’intuizione di Fabio Valentini (chitarra), che ĆØ il fondatore del progetto: può essere un riff, una melodia accennata o una struttura giĆ più articolata. Partendo da questo, Moreno Sangermano (voce) inizia a esplorare possibili linee vocali, provando diverse soluzioni finchĆ© non ne emerge una che convince davvero. Quando questo accade, la band si confronta per affinare il pezzo, solitamente in questa fase entrano in gioco Andrea Alberati (batteria) e Valerio Lippera (basso): si lavora a stretto contatto tra voce e musica, definendo il pattern ritmico e le variazioni di dinamica che caratterizzano il pezzo. Questa ĆØ anche la fase in cui tutti ciascuno di noi inveisce contro gli assurdi tempi dispari escogitati da Fabio. Se la direzione ci convince, lo portiamo in sala e lo facciamo crescere insieme ad Andrea Mataloni (chitarra solista) che inizia ad abbellirlo con i suoi fraseggi ed eventualmente i suoi soli.
05. Cosa pensate di offrire di diverso e/o particolare in ambito metal, e in più in particolare progressive?
Ci piace sorprendere l’ascoltatore, dargli qualcosa che non si aspetta. Questa cosa ovviamente all’inizio ĆØ controproducente: ascoltare uno dei nostri brani ĆØ un processo che richiede tempo: non ci si può fermare al primo ascolto. Ogni brano ha un diverso livello di lettura, alcuni hanno un ritornello più orecchiabile e accattivante, ma se ascolti bene la struttura che sostiene il pezzo si scoprono trame più complesse. Perfino il significato dei testi ĆØ doppio, c’ĆØ quello che fa riferimento al libro o al film a cui il pezzo si ispira e c’ĆØ quello più recondito: ogni brano contiene una sorta di “messaggio segreto” che altro non ĆØ che un’interpretazione diversa del significato delle parole.
06. Avete in programma un tour di supporto a "Out Of Time And Space"?
La riposta ĆØ: “SƬ, con un po’ di ritardo”. Nel senso che l’album ĆØ uscito nel 2024: da allora non abbiamo fatto giusto un paio di concerti, ci siamo concentrati sulla scrittura dei brani per il prossimo disco.
La nostra intenzione, in questo momento, ĆØ quella di concentrarci su entrambi i fronti.
07. Cosa pensate della fruizione della musica di oggi? Siete a favore della digitalizzazione o pensate che abbia in qualche modo danneggiato la musica, e soprattutto le piccole band?
Purtroppo essere a favore o meno non cambia il processo di evoluzione delle cose. Crediamo che bisogna trarre il meglio dal progresso, un po’ come accade quando si parla dell’intelligenza artificiale e della possibilitĆ che conduca il musicista sulla via dell’estinzione. Noi facciamo la nostra parte affinchĆ© le cose non vadano cosƬ, ma ciascuno può fare la sua: possiamo sforzarci di migliorare le cose anzichĆ© concentrarci solo sulle possibili conseguenze.
08. Quali sono i vostri piani più immediati? Insomma, dove vorreste che arrivassero i Ghost On Mars?
Il nostro desiderio in questo momento ĆØ quello di raggiungere quante più persone possibili e far conoscere la nostra musica; per questo crediamo che una maggiore attivitĆ live e le nuove frontiere del web - per collegarci alla domanda precedente - possano esserci d’aiuto.
09.. Abbiamo finito, concludete come volete l'intervista!
Grazie, invitiamo tutti i letto di Heavy Metal Maniac ad ascoltare la nostra musica (su Spotify, Apple Music… dove preferiscono) e a inviarci un feedback, sia positivo che negativo. Dal confronto nascono sempre cose belle.
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