I COLORI DEL BUIO "They Love Your Fear" (Recensione)
Full-length, Independent
(2025)
Mi sono avvicinato a I Colori Del Buio incuriosito dal nome che ricorda un capolavoro cinematografico come ‘Tutti I Colori Del Buio’ di Sergio Marino del 1972. Nati nel 2022, il trio modenese, dopo un ep di rodaggio ‘Weird Tales’ oggi presenta il primo lavoro. Questo ‘They Love Your Fear’ è moderno, un metal oscuro, dai tratti gotici, che si sviluppa attraverso un suono complesso e stratificato. Interessante il loro ricorrere a titoli d’impatto che riescono a rappresentare efficacemente la musica proposta.
Se l’intro ‘La Dimora Del Male’ richiama sinistre melodie proprie di colonne sonore dai tratti misteriosi, ‘Nyarlathotep’ personaggio centrale nell’immaginario lovercraftiano, quando si tira in ballo i miti di Cthulu, è una canzone oscura, dai tratti feroci, attraverso un moderno death metal orchestrale non molto lontano dalle ultime produzioni dei greci Septic Flesh. Il suono dark di ‘Kaleidos’ rimanda ai Moonspell dei primordi con quel mescolare parti più aggressive con aperture melodiche, come nell’interessante ritornello. Le parti orchestrali rivestono un ruolo centrale nel creare un muro di suono efficace, un ottimo supporto all’interessante lavoro della chitarra, mutevole nel fornire la propria prestazione, tra riff più sostenuti e ricami solisti ad accentuare determinati passaggi.
La voce di Burani è un feroce ringhio che all’occorrenza sa trasformarsi in pulita con quel tono gotico che richiama maestri del genere come Nick Holmes o Fernando Ribeiro. L’oscura ‘Antartica’ ha un suono moderno e trasmette un senso di profonda tensione, portando in seno terribili visioni, dai toni horror, con ritmiche lente e quel suono oppressivo generato dalla commistione tra chitarra e tastiere. Sicuramente è tra i pezzi più efficaci tra quelli proposti, insieme al death doom di ‘They Love Your Fear’, brano profondo, a tratti malato, malsano nel ricreare certe orchestrazioni black metal alla Cradle Of Filth, per poi sfociare in un ritornello melodico. Qui la prestazione vocale raggiunge il suo massimo riuscendo a dare forma compiuta alla complessa trama strumentale. La malata ‘Burn Your Witch’ è un viaggio negli abissi prima che un ritornello spaziale dal lontano sapore ottantiano ci ammalia con una voce femminile straniante. Brano perfetto come possibile singolo se non fosse per la lunghezza di oltre sette minuti, anche se scorre e non da mai l’idea di durare così tanto. ‘Black Lodge’ ricorda in parte il death metal melodico svedese aumentando il livello di aggressività ma perdendo in profondità. Per chi scrive il pezzo meno convincente del lotto. ‘Ophelia’ si sviluppa tra chitarre pesanti e una soffice melodia dark, figlia dei più oscuri Tiamat per poi svilupparsi su territori più propriamente estremi, traghettando l’ascoltatore verso le note finali di un lavoro valido e convincente.
I Colori Del Buio hanno le idee chiare, un sound che fa proprie le influenze e le mescola sapientemente originando una musica molto personale ed efficace nell’esprimere una determinata visione, che passa attraverso una produzione e un approccio moderno.
Voto: 77/100
Tracklist:
1. La Dimora del Male
2. Nyarlathotep (Video bei YouTube)
3. Kaleidos
4. Antarctica
5. They Love Your Fear
6. Black Lodge
7. Burn Your Witch
8. Ophelia
Line-up:
Nicola Burani – Vocals
Luca Tamburini – Guitar, Synth
Fabio Mazzoli – Bass
Filippo Bonazzi – Drums
1. La Dimora del Male
2. Nyarlathotep (Video bei YouTube)
3. Kaleidos
4. Antarctica
5. They Love Your Fear
6. Black Lodge
7. Burn Your Witch
8. Ophelia
Line-up:
Nicola Burani – Vocals
Luca Tamburini – Guitar, Synth
Fabio Mazzoli – Bass
Filippo Bonazzi – Drums
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