GHOST ON MARS "Out Of Time And Space" (Recensione)
(2024)
I Ghost On Mars nascono nel 2019 a Roma. Nello stesso anno pubblicano il loro primo ep, intitolato "Lost Signals". La band inizia ad ottenere un seguito sempre più ampio e nel 2023 firma un contratto con la prestigiosa label statunitense Willowtip Records, e nel 2024 pubblica il primo full-length, questo "Out Of Time And Space", anticipato dall'uscita di tre singoli e videoclip: "Carbon Skin", "They" e "Beyond The Mist".
Bene, quindi parliamo di questo album. Non so se sono io a sentirci male, ma ho trovato alcuni punti di questo album influenzati da una realtà in teoria lontana stilisticamente da quanto proposto da questa band, e parlo dei 30 Seconds To Mars. Ebbene, possiamo immaginare la malinconia e la introspezione di quella band immersa in un calderone progressive metal, e più o meno avremo una idea abbastanza pertinente circa quello che sto dicendo. Chiaramente in questo "Out Of Time And Space" ci sono molti elementi di pregio e le chitarre sono robuste e la tecnica è eccellente, quindi siamo al cospetto di un prodotto di spessore che a volte attinge anche dal gothic metal di band quali Tiamat o Katatonia.
Tra gli episodi che più ho apprezzato vi è sicuramente "They", un pezzo che fa venire la pelle d'oca, aperta da un arpeggio che rimanda a certe cose dei Radiohead, e che poi offre colpi di potenza ben assestati. Ottima anche la sezione ritmica che esplode nei refrain, con la batteria di Andrea Alberati davvero esplosiva e fantasiosa. Le chitarre in genere offrono una prova di lusso, sempre molto raffinate in sede di assoli o di arrangiamento e potenti quando serve. Un pezzo come "Nocturnal" mette bene in risalto l'aspetto più emozionale della band, ma è quando si cerca di mescolare la potenza alla malinconia che si ottengono i risultati migliori. Un brano come "That Time I saw The Moon" riesce a condensare tutte le anime di questa band. Sensibilità artistica e grande melodia sono presenti in grande quantità , e i tempi sincopati di batteria danno un tocco quasi sperimentale a questa traccia.
Inutile elencare ancora tracce migliori o meno, perchè questo album si scopre pian piano, cambia pelle come un serpente, accarezza e graffia al tempo stesso. Questa band odia la staticità e cerca in ogni brano di offrire qualcosa di diverso dal precedente, e anche quando sembra affrontare la via più semplice e diretta, come ad esempio in "Back From The Dead", non risulta mai banale, e soprattutto non si ha mai la sensazione che i Ghost On Mars cerchino di somigliare smaccatamente a qualcuno. Grandi pregi, quindi, che sono da evidenziare, ma vi è un piccolo difetto in questo album, anche se in realtà non so se si possa definire come "difetto". Le canzoni a volte sembrano non decollare mai, a causa di una costruzione compositiva certamente complessa e ricercata, ma anche perchè la vera rabbia non viene quasi mai fuori, salvo sporadicamente ("Lost Signal"). E di questo aspetto ne è sicuramente complice la voce non proprio convincente di Moreno Sangermano. La sua prestazione è buona e varia, ma mai dotata della potenza deflagrante di cui alcuni passaggi musicali del disco necessita.
Un prodotto come questo avrebbe beneficiato di qualche sferzata di energia in più, ma tutto sommato stiamo parlando di piccoli nei, che non pregiudicano la qualità molto alta di questo album. Sicuramente è un prodotto consigliato a coloro che vogliono un disco di progressive metal moderno e orientato alla emozionalità , che viene ricercata quasi spasmodicamente in tutto il lavoro. Band sopra la media, ma da analizzare meglio in un secondo full-length.
Recensione a cura di Checco 78
Voto: 70/100
Tracklist:
Tracklist:
01. Beyond The Mist
02. Quarantine
03. They
04. Carbon Skin
05. Nocturnal
06. That Time I saw The Moon
07. Under A Crescent Moon
08. Back From The Dead
09. Back To life
10. Lost Signal
02. Quarantine
03. They
04. Carbon Skin
05. Nocturnal
06. That Time I saw The Moon
07. Under A Crescent Moon
08. Back From The Dead
09. Back To life
10. Lost Signal
Line-up:
Valerio Lippera: Bass
Andrea Alberati: Drums
Fabio Valentini: Guitars
Moreno Sangermano: Vocals
Andrea Mataloni: Guitars
Andrea Alberati: Drums
Fabio Valentini: Guitars
Moreno Sangermano: Vocals
Andrea Mataloni: Guitars
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