DISEASE ILLUSION "Plastic Ocean" (Recensione)
(2024)
Spero di non dire una cavolata, ma i Disease Illusion di questo album non sono troppo distanti dagli ultimi Lacuna Coil. Se escludiamo le vocals, che in questo caso sono interamente maschili, il reparto strumentale, che oscilla tra un gothic metal bello robusto e alcune tentazioni djent e nu metal inducono a pensare che proprio la band di Cristina Scabbia abbia avuto un ascendente importante per questo "Plastic Ocean", terzo album in carriera per questa formazione italiana. E in alcuni casi ci si avvicina ancora di più a quanto ho detto, proprio quando compaiono voci femminili, e parlo della atmosferica "Glass And Still". Anche le chitarre hanno subito una metamorfosi quasi "Korniana" ("Inject Me"), e quindi capirete che probabilmente tutte queste cose non sono state messe a caso dai Disease Illusion, e se anche lo fossero la sostanza non cambia.
In ogni caso i Disease Illusion hanno un loro trademark che è dato principalmente dal loro continuo ricercare un contatto con la scuola melodic death metal svedese, ma in questo album direi che anche questo aspetto non è così preponderante. Qui è pieno di suggestioni dark e anche i brani non sempre si buttano in velocità spericolate, preferendo tempi medi e a volte sincopati. Ci sono pezzi strutturati molto bene e che riescono un po' a inglobare tutte queste anime della band, come ad esempio la molto variegata "Displaced", mentre il lato più "classico" e più vicino al death metal si può trovare in episodi come "I Am the Enemy" o "Eventide".
In brani quali la già citata "Inject Me" o "Our Lady of Self-Defense" la band continua a sperimentare, offrendo qualcosa di certamente interessante, ma forse un po' troppo "scarica" a livello di energia, e difficilmente un album come questo riuscirà a catturare i fan del death metal melodico, come anche quelli dei metalcore.
"Plastic Ocean" appare come un disco ben suonato e prodotto, ma dove viene a galla una certa incertezza compositiva. Si è voluto provare qualcosa di più atmosferico e vario rispetto ai soliti prodotti del genere, e questo denota coraggio e va premiato, ma il risultato è riuscito solo a metà, perchè a volte si fa quasi fatica a riconoscere in mezzo a tutto questo il caro, vecchio Metal.
Voto: 60/100
Tracklist:
1. Plastic Ocean 03:24
2. Reborn 03:38
3. Our Lady of Self-Defense 03:28
4. Inject Me 04:12
5. No Ground 03:14
6. Glass and Steel 04:01
7. I Am the Enemy 03:19
8. Eventide 03:13
9. Invisible 03:24
10. Displaced
Line-up:
Federico Venturi - Guitars, Songwriting
Alessandro Turco - Guitars, Songwriting
Alessio Chierici - Drums, Songwriting
Joy Lazari - Vocals, Lyrics
Giacomo Laurenti - Bass
Alessandro Turco - Guitars, Songwriting
Alessio Chierici - Drums, Songwriting
Joy Lazari - Vocals, Lyrics
Giacomo Laurenti - Bass
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