TESSILGAR "Growth" (Recensione)
Full-length, Independent
(2024)
I Tessilgar hanno un suono a cavallo tra un hard rock moderno e un heavy metal classico. L’approccio agli strumenti è prettamente metal a partire dalla ritmica quadrata e da una chitarra dal timbro solido e pesante. La costruzione delle canzoni è pensata con un certo criterio proponendo una musica articolata in sezioni tra loro ben congegnate. A emergere fin da subito è la voce di Stefano Panizzati con la sua timbrica potente che riesce a esaltare tutti i brani presenti, fornendo una prestazione maiuscola attraverso una espressività che si evidenzia in linee vocali ben costruite.
Il cantante risulta sin da subito l’arma in più dei Tessilgar, basta sentire il ritornello di ‘Bad Game’ per avere un esempio di quanto affermato. Gli stessi solo di chitarra sono pieni di feeling senza far emergere particolari doti tecniche (“Narcissus”). ‘Growth’ si evidenzia subito per essere un lavoro maturo con canzoni che mettono in mostra buoni arrangiamenti, passaggi tecnici che esaltano le qualità d’insieme della band, con un riffing potente che spazia dal metal classico, ricordando nei momenti più profondi band come i Metal Church (“By Your Side”), fino a giungere nei pressi di sonorità più hard rock, con qualche cenno alternative come in “Call On Me”, brano che mette in mostra gli acuti plantiani del cantante.
“You Know”, scelto come singolo e su cui è stato girato un video, è diretto, melodico, con un approccio in your face che punta a colpire sin dal primo ascolto con un ottimo ritornello. E’ un brano adatto per far conoscere la band, fornendo il giusto mix di energia e melodicità . In scaletta ci sono anche canzoni che colpiscono meno per una base musicale non particolarmente esaltante e che si salvano solo grazie a un cantato convincente che riesce a ricamare notevoli linee vocali come in “Your Fight” dal ritornello strepitoso. Dove questo non avviene come in “Wax Circles” ci si trova di fronte a brani piuttosto anonimi, la cui qualità scende rispetto alla prima parte in scaletta. L’hard rock più arcigno lo troviamo sul finale nella convincente “The Mind On The Wave” che con i suoi toni duri ci porta in dote una band che qui trova la giusta chiusura del cerchio. I Tessilgar sono una solida band italiana che con la sua formula riesce a convincere durante l’ascolto di questo ‘Growth’, grazie soprattutto ad una prova maiuscola del cantante, epicentro di una musica ben suonata ma che senza la sua presenza sarebbe stata molto più ordinaria.
Nota a margine. Scrivere una buona biografia è un importante biglietto da visita per una band e spesso aiuta il recensore di turno a definire meglio i contorni. Fornire elementi come il nome dei componenti, quanti album sono stati pubblicati, indicare la provenienza, dare indicazione sul genere suonato e sulle principali influenze rende le band più professionali. Per il prossimo lavoro mi aspetto una bio con più informazioni utili ragazzi!
Recensione a cura di John Preck
Voto: 73/100
Tracklist:
01. Agony
02. Bad Game
03. By Your Side
04. Call On Me
05. You Know
06. Your Fight
07. Wax Circles
08. Narcissus
09. The Mind On The Wave
10. Why You Ever Wondered
Gabriele D’Alessandro - Guitar
Alberto Rozza - Guitar
Luca Lodigiani - Bass
Matteo Lo Sicco - Drums
Stefano Panizzari - Vocals
Spotify
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