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Intervista: STORMWOLF


Gli Sormwolf li conosciamo sin dal loro primo album "Howling Wrath", e di fatto abbiamo recensito sia quello che l'ultimo "Voyager", un album che ha segnato un piccolo miglioramento rispetto al precedente. Parliamo di questo e non solo col bassista Davide Scatassi. Buona lettura.

01. Ciao e benvenuti su Heavymetalmaniac.it. Partiamo parlando in generale di "Voyager".
Ciao e grazie innanzitutto per l’intervista! “Voyager” è il nostro secondo disco ufficiale e il primo sul quale ho registrato le parti di basso. Ne siamo particolarmente soddisfatti: non solo per gli ottimi risultati in termini di critica e vendite, ma anche e soprattutto perché è “sopravvissuto” alla cosiddetta “emergenza sanitaria” ed alla infinita pletora di problemi logistici ad essa correlati, la stessa pubblicazione fu in dubbio, in certi tetri momenti e che potesse effettivamente vedere la luce.

02. Per caso questo nuovo album è un concept? E cosa significa il titolo "Voyager"?
Un concept? Assolutamente sì. Io, Dave, Tiziana e il Boss (Francesco Natale) volevamo fondamentalmente registrare la risposta italiana a The Lamb Lies Down On Broadway. E ce l’abbiamo fatta. Facezie a parte, no: non è un concept, neppure in senso lato. “Voyager” è, questo si, sicuramente un album con due identità ben distinte: il primo disco è principalmente composto da inediti, il secondo invece è cover based. Abbiamo scelto il nome “Voyager” perché “The Lamb Lies Down On Broadway Strikes Back” prendeva troppi caratteri…

03. Quali sono le band che vi influenzano e hanno avuto un peso per il vostro sound? Forse quelle di cui avete realizzato le cover incluse in questo nuovo album?
La principale fonte d’ispirazione è il metal anni 80, sia europeo che americano, sicuramente… poi ognuno mette un pezzettino di sé e così la faccenda si fa interessante. Io, per esempio, ho pochi legami col mondo metal (adoro i Children of Bodom, però!) e mi diverte provare ad inserire elementi più vicini alla musica che mi piace: rock vecchia scuola, country, pop napoletano e un po’ di sano groove bassistico anni '70. Siamo, questo si, tutti fan sfegatati dei Venom, nelle loro molteplici incarnazioni. Forse è per questo che tra noi litighiamo pochissimo, anzi, praticamente mai.

04. Parliamo un po' di come nasce solitamente un vostro brano e in generale del processo compositivo e di registrazione.
Il boss arriva e dice: “ho un riff”. Lo suona e noi ascoltiamo. Poi dice: “ora suonateci sopra quello che vi pare”. E noi lo facciamo finché non viene fuori qualcosa di interessante, completamente liberi di esplorare e sperimentare. È un approccio old style che mi piace molto. Ovviamente ci sono eccezioni come con “Fate”, scritta interamente da Dave.


05. Cosa pensate di offrire di diverso e/o particolare in ambito metal e hard rock?
Fondamentalmente i sound. I nostri sound sono completamente innovativi. Li abbiamo importati dal Canada. Se non vi piacciamo, quindi, accusate il Canada, come direbbero i personaggi di South Park. Scherzi a parte, penso davvero che il nostro sound, orientato alla maggior naturalezza possibile (zero trigger, zero profiling, zero shaping digitale, zero bondage berzerk efferato), sia una delle nostre cifre distintive, così come l’approccio vocale piuttosto lontano, se vuoi, dal Metal “canonicamente femminile”. Fondamentalmente ci divertiamo una cifra a fare quel che facciamo e penso che questo traspaia nettamente e sia, quindi, percepito dall’ascoltatore.

06. Avete in programma un tour di supporto a "Voyager"?
Dovete chiedere al boss però al momento siamo principalmente una band da studio.

07. Cosa pensate della fruizione della musica di oggi? Siete a favore della digitalizzazione o pensate che abbia in qualche modo danneggiato la musica, e soprattutto le piccole band?
Io sono particolarmente estremista da questo punto di vista. I servizi streaming sono comodi, comodissimi… forse troppo, per quanto mi riguarda. Patisco molto anche i vari algoritmi che creano playlist per te e che consigliano musica, non penso aiuti ad allargare i propri orizzonti. E vale la stessa cosa per quanto riguarda il cinema. Detto questo… Voyager è disponibile su tutti i servizi streaming, ascoltatelo!

08. Quali sono i vostri piani più immediati? Insomma, dove vorreste che arrivassero gli Stormwolf?
Anche per scaramanzia (il Boss ha origini parzialmente partenopee…W San Gennaro!) Preferiamo mantenere il mistero e non rivelare nulla. Posso solo dirti che nel 2025 ci saranno…sorprese!

09.. Abbiamo finito, concludete come volete l'intervista!
Ricordandovi che “Voyager” è disponibile in lussuoso doppio digipack con booklet di 16 pagine in tutti i migliori negozi (e qualcuno tra i peggiori anche, ahimé…), ringrazio calorosamente i lettori e gli amici di Heavymetalmaniac.it. Mi sono sentito proprio a casa. Seduto sul divano. Mentre gioco a Super Mario 64. In sottofondo la colonna sonora di Grosso guaio a Chinatown. E si vola!


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