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Intervista: DEMANDE À LA POUSSIÈRE


Sludge/blackened metal, forse è questo il termine più adatto per questa band francese. Abbiamo contattato Neil Leveugle, bassista della band, per capire qualcosa di più su questa ottima band e soprattutto per saperne di più sul loro ultimo album, "Kintsugi".

01. Ciao e benvenuto, Neil. Cominciamo parlando in generale di come è nato "Kintsugi".
Neil: Ciao! "Kintsugi" è il nostro terzo album, scritto e composto dopo la partenza del nostro cantante Krys e l'arrivo di Simon. È stato scritto in tempi bui con una nuova formazione e siamo molto orgogliosi del risultato.

02. Cosa significa un titolo come "Kintsugi"?
Neil: "Kintsugi" è un'arte giapponese che consiste nel riparare la ceramica rotta con lacca dorata, trasformando un oggetto rotto in un pezzo unico e più resistente e per certi versi con un valore maggiore a causa dell'oro. È una metafora delle profonde ferite interiori e dell'autoguarigione e di come si possa diventare migliori dopo queste.

03. Quali gruppi vi influenzano e hanno avuto un impatto sul suono di Demande à la Poussière?
Neil: Influenze vecchia scuola come Neurosis, Cult of Luna, Atavist….E band moderne che si prendono cura di avere un suono enorme come LLNN, Ilsa, Mastiff, Fange…ce ne sono davvero tante.

04. Parliamo un po' di come solitamente nascono le vostre canzoni e in generale del processo di composizione e registrazione.
Neil: Il processo di scrittura di questo album è stato un po' diverso dal precedente. Eravamo separati per problemi personali, quindi i testi sono stati scritti da soli e la musica composta separatamente. Musica e testi sono stati messi insieme in seguito, cercando di fare la giusta scelta del suono per il testo giusto.


05. Cosa pensate di poter offrire di diverso e/o di particolare nel settore sludge-doom metal?
Neil: Un equilibrio peculiare tra ambientazioni e metriche ossessive e un po' di respiro nel suono.

06. Avete in programma un tour di supporto per questo album?
Neil: Abbiamo fatto un piccolo tour con i nostri amici VESPERINE a maggio, ma la maggior parte del tour sarà nel 2025.

07. Cosa pensi dell'uso della musica oggi? Sei favorevole alla digitalizzazione o pensi che abbia in qualche modo danneggiato la musica, e soprattutto le piccole band?
Neil: Siamo gente della vecchia scuola con un feticcio per il suono analogico... Ma questa è la nostra visione, e il nostro problema è che preferiamo spaccarci la schiena trasportando materiale pesante di grandi dimensioni quando andiamo in tour e non portare con noi solo pedali di simulazione leggeri con un suono incredibile! Ma personalmente non giudico l’uso della digitalizzazione.

08. Quali sono i vostri progetti immediati? In breve, dove vorreste che andasse la tua band?
Neil: Andare in tour, andare in tour e pubblicare altro materiale.

09. Abbiamo finito, concludiamo l'intervista come vuoi!
Neil: Grazie per il tuo interesse per la nostra musica! Saluti a tutti voi dalla Francia!


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