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STORMWOLF "Voyager" (Recensione)


Full-length, Nadir Music
(2024)

Sono diverse le anime sprigionate da “Voyager”, come il viaggio che si propone di farci intraprendere all’interno del mondo heavy metal. Ci troveremo ad osservare paesaggi differenti, in cui sarà possibile passare da un inverno nevoso ad un’estate desertica. Sfruttando il fattore tempo con composizioni dall’ampio minutaggio, gli Stormwolf hanno creato una musica eterogenea che vive a cavallo di un heavy metal dai connotati power come nella solida “Fury” fino ad arrivare alla classica power ballad “Horizons”, dai sapori ottantiani, in cui però manca la tipica tastiera a certificarne l’influenza d’origine. Il power metal teutonico, quadrato e potente alla Running Wild lo si può ascoltare nella lunga “Lepanto 1571”, brano d’apertura che ci porta a rivivere in musica una battaglia epica, che tutti abbiamo studiato nei libri di storia, tra la lega cristiana e l’impero ottomano: tema di assoluta attualità. Siamo di fronte al brano più interessante tra quelli proposti. “Dark Shadows”, altro brano lungo, può considerarsi il momento più metal ed epico di “Voyager”. Con le sue atmosfere mutevoli rappresenta una canzone dal grande potenziale.

Gli Stormwolf sono al secondo lavoro, con un cambio importante dietro al microfono in cui è arrivata Irene Manca, dall’impostazione solida e uno stile che richiama molto da vicino proprio gli anni ottanta e i primi anni novanta. La stessa band non evita di mostrare le proprie influenze in cui l’hard rock energico si fonde con un mood più classicamente metal (“Fate”). L’anima più radiofonica emerge in brani come “Fade Into You”, con un bel ritornello, un ritmo incalzante e un riffing ancorato ai cosiddetti anni d’oro del metal. La produzione tende ad esaltare questo stile con un suono mai troppo pesante, aperto, in cui è la batteria con un suo incedere deciso a trascinare con sé tutto il resto. L’hard rock dai toni maturi emerge in “Some Other Place” che mi ha fatto pensare a dei Mattia Bazar con un suono duro, perché la canzone ha tutti gli elementi della melodicità del pop, con una grande interpretazione vocale e con un ottimo assolo che esplode in una molteplicità di note sparate a tutta velocità.

Gli Stormwolf si confermano una interessante progetto di heavy metal tricolore. “Voyager” è un lavoro maturo che viaggia tra momenti più accessibili ed altri in cui la band si fa prendere dalla musa e viaggia tra le note con leggerezza e fluidità, costruendo una musica dai connotati decisi, trovando nei decenni passati un faro da seguire.

Recensione a cura di John Preck
Voto: 74/100 

Tracklist:

1. Lepanto, 7th October 1571 
2. Fast Lane 
3. Dark Shadows 
4. Fury (Let's Go Brandon!) 
5. Horizons 
6. Fade into You 
7. Some Other Place, Some Other Time
8. Crazy Nights 
9. The Butcher and Fast Eddie 
10. Two Minutes to Midnight 
11. Princess of the Dawn 
12. I Won't Dance (The Elder's Orient) 
13. Army of Poseidon

Line-up:
Francesco Natale – Guitars
Davide Passarelli – Guitars, Vocals
Davide Scatassi – Bass
Tiziana Cotella – Drums
Irene Manca – Vocals

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