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BLACK MOTEL SIX "When the Pillars Collapse" (Recensione)


Full-length, Revalve Records
(2024)

Sono passati ben otto anni dal precedente album "Everything in Its Place" ma i romani Black Motel Six si rifanno vivi con questo nuovo album che ne conferma le qualità e che cerca di coniugare il groove metal con lo sludge metal. Come se un ipotetico connubio tra Pantera, Crowbar, Down e Corrosion Of Conformity prendesse forma. In realtà proprio le band citate hanno sempre avuto molte affinità e tre di loro hanno diversi membri in comune, quindi non stiamo parlando di qualcosa di totalmente inedito.

In ogni caso i Nostri fanno le cose per bene sin dalla produzione, chiara e potente, e poi ci sono i riff di chitarra che sono protagonisti, tutti molto validi, e nel brano "Angel" abbiamo un ospite d'eccezione alla chitarra, ovvero Mark Holcomb dei Periphery che ci offre un bell'assolo. Si scorgono qui e la spiragli di evoluzione stilistica, ad esempio il pezzo "Brightin Sun" è un bel passo in avanti sia verso la melodia che verso qualcosa di vagamente djent metal.

Le vocals al vetriolo di Stefano Calabrese sono forse la parte più debole del disco, proprio perchè troppo estreme per il comparto strumentale, anche se di tanto in tanto ci sono svisate di voce pulita che fanno ben presagire per il futuro, sperando venga ampliato questo aspetto, come nella pesantissima "The Cal".

Un ritorno più che gradito quindi, stracolmo di ottima musica e dove le chitarre dettano legge, ma è nell'insieme che la band colpisce, perchè ciascuno ha un bagaglio tecnico di rilievo.

Recensione a cura di Sergio Vinci
Voto: 70/100

Tracklist:
1. Can't Control 
2. Phoenix 
3. Brightin Sun 
4. Angel 
5. Insomnia 45 
6. Reflection 
7. Soffocation 
8. The Call 
9. It's So Hard 
10. Conclusion

Line-up:
Andrea Angelini - Guitars
Emanuele Calvelli - Bass
Alessio Brancati - Drums
Stefano Calabrese - Vocals
Marco Logan -Guitars

Web:
Bandcamp
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