Vuoi qui il tuo annuncio? Scrivi a: hmmzine@libero.it

Intervista: AVENUELIE


Dopo il loro ottimo secondo album, "Eva", siamo andati ad intervistare Valerio Castiglioni e William Battiston, rispettivamente voce/chitarra e batteria degli AvenuueLie, band italiana alternative metal che sembra davvero avere tutto in regola per oltrepassare i confini dell'underground! Buona lettura!

1) Ciao e benvenuti su Heavymetalmaniac.it. Partiamo parlando in generale di come è nato questo secondo album!
William: Ciao Sergio e ciao a tutti i lettori di Heavymetalmaniac.it, grazie per averci ospitato per questa intervista. Il nostro secondo album nasce dalla costante voglia di raccontare le nostre esperienze e comunicare certi tipi di messaggi attraverso la nostra musica. Di anno in anno il mercato musicale cambia radicalmente ed il nostro unico dubbio era se fare un intero album, registrare un EP o una serie di singoli, e per come funzionano oggi le piattaforme di streaming quest’ultima sembrava l’idea più gettonata. Alla fine l’amore per il prodotto completo e la concezione di raccontare una storia non cosi immediata hanno avuto la meglio, ed eccoci qui con "Eva", la nostra seconda creatura!

02. Che cosa significa un titolo come "Eva"?
Valerio: Il titolo nasce da una piccola esperienza che ho avuto anni fa dove mi ritrovai in un piccolo museo di Torino e vidi su un bancale una scultura di un mela coperta da un cubo di vetro: e li è partita l’illuminazione (ride). Questa piccola esperienza ha portato alla creazione dell’artwork che può avere diverse linee di lettura, la desolazione di un mondo rimasto senza umanità nel quale l’uomo stesso avrebbe pensato di conservare in una teca l’ultimo segno del suo passaggio, un oggetto dalla potente carica simbolica che potrebbe al tempo stesso decretare l’inizio di una nuova era, dove tutto sta per ricominciare. Il titolo del disco inizialmente doveva essere “Era”, proprio per i concetti appena descritti, ma la mela ha cambiato nettamente le carte in tavola e ha creato inoltre un legame con il precedente album “Genesi”

03. Quali sono le band che vi influenzano e che pensate abbiano un peso per il sound degli AvenueLie?
William: Abbiamo sempre uno sguardo attento al sound moderno. Oggi il digitale è veramente performante e ormai ti permette di sperimentare tipi di sonorità differenti sia in studio con software veramente impressionanti, sia sul palco, evitando di portarsi in giro un sacco di strumentazione pesante e ingombrante! (ride). Abbiamo dei punti di riferimento che potrebbero essere band come Alter Bridge, Godsmack, Stone Sour, Pantera, Linkin Park e tanta ispirazione da altre band per la costruzione dello spettacolo dal vivo. Siamo rimasti folgorati dagli show dei Pain Of Salvation, con cui abbiamo avuto il piacere di condividere il palco diverse volte e da cui prendiamo molti spunti a livello di costruzione dello spettacolo, luci, ambienti ecc…

04. Parliamo un po' di come nasce solitamente un vostro brano e in generale del processo compositivo e di registrazione.
Valerio: Il nostro metodo per comporre un brano avviene tramite diverse fasi. Di solito l’idea parte dal riff di chitarra, come è stato per "Cain" e "Door Of Perception", o da un’idea di linea melodica cantata in macchina dal nulla (ride), come è stato per esempio per "Puppets Of Chaos". A quel punto abbozzo una prima idea di strofa e ritornello e le faccio ascoltare a William. Subito capiamo se il brano funziona o è debole e da quel momento parte la vera fase di arrangiamento e fine composizione in sala prove. Ci teniamo molto a capire sin da subito se i brani hanno il giusto impatto dal vivo, se hanno bisogno di dinamiche particolari, se andrà fatto un arrangiamento apposito per la versione in studio, ecc…
Willam: Per quanto riguarda i testi vengono scritti quasi tutti a quattro mani, per poi essere modellati di volta in volta per essere amalgamati nella maniera ottimale con il sound. Al contrario delle lentissime fasi di registrazione di “Genesi” questo album lo abbiamo registrato tutto d’un fiato, avendo anche deciso di registrare meno brani rispetto al lavoro precedente, anche se purtroppo il periodo Covid ha rallentato i lavori di scrittura e recording.


05. Il disco ha un suono davvero esplosivo, professionale sotto ogni punto di vista. Vogliamo parlare delle varie fasi che vi hanno portato a questo risultato?
Willam: Siamo molto soddisfatti delle scelte del sound e ringraziamo molto Matteo Magni e il Magnitude Studio di Milano per l’eccellente lavoro svolto. Abbiamo sempre puntato a creare lavori il più professionali possibile. Valerio ha sempre ben chiaro sin dall’inizio che forma deve prendere un brano, occupandosi anche le parti sia orchestrali (molto presenti in "Genesi") che elettroniche. L’ascoltatore di oggi è esigente e se non ci si fa trovare preparati e professionali si rischia di essere cestinati.
Valerio: Occupandoci direttamente noi della pre produzione cerchiamo già di portare in studio i brani più completi possibile, con un’ idea di sound già molto vicina a quella del risultato finale. In studio vogliamo concentrarci al 100% sul trovare il suono che dia ad ogni brano l’identità che merita. Abbiamo scelto Matteo perché eravamo convinti che avesse le idee giuste per gestire un genere musicale come il nostro, e infatti ci siamo sempre trovati sulla stessa linea d’onda sulle scelte finali.

06. Cosa pensate che offrano gli AvenueLie di diverso e/o particolare in ambito rock e metal?
Willam: Difficile da dire per la rapidità con cui si evolve la musica di oggi. Nell’underground sta venedo fuori materiale super moderno e di altissima qualità, abbinato anche a tanta tecnica esecutiva. Per rispondere alla tua domanda mi sento di dire che suoniamo quel genere di musica che sta sparendo ma di cui la gente ha ancora bisogno (ride). Pensiamo di avere due dischi molto dinamici, di cui difficilmente ci si può annoiare, che spaziano dal pezzo radiofonico alla ballad, dal rock progressivo all’heavy metal, da brani orchestrali a brani con tantissimi elementi elettronici. Tutto questo porta anche ad avere dei live show con un sacco di atmosfere differenti.

07. Parliamo dei vostri testi e nello specifico di quelli di questo album.
Valerio: In ogni brano vengono sviluppate diverse tematiche, indipendenti tra loro, ma sempre in qualche modo legate al main concept dell’album. La prima traccia, "Cain" (figlio di Eva nella tradizione cattolica) tratta la figura dell’artista folle, del creativo, geloso e infatuato della bellezza della sua arte,tanto da essere sempre incompreso e bistrattato, odiato ma allo stesso tempo emulato. "Vellum" è la pergamena che permette all’uomo di realizzare i suoi sogni di viaggio e conquista, mentre "Door Of Perception" è una vorticosa immersione nella psichedelia, la scoperta di un diverso grado di consapevolezza e di percezione. "The Hourglass" è una ballad struggente che denuncia in modo crudo e in prima persona l’incubo dell’abuso sessuale, mentre "Motherfly" è forse il brano che più si lega al main concept dell’album, dedicato al rapporto Uomo-Natura. "The Hole", è un brano dalla duplice interpretazione, che tratta l’esperienza della nascita e/o della tossicodipendenza, e "Puppets Of Chaos" è brano che denuncia il comportamento impaurito e incontrollato dell’uomo di fronte al caos e alla disinformazione mediatica.

08. Cosa pensate della fruizione della musica di oggi? Siete a favore della digitalizzazione o pensate che abbia in qualche modo danneggiato la musica, e soprattutto le piccole band?
William: Quello che ti sto per dire ora non so se può valere tra qualche anno, visto che siamo prossimi a un altro cambiamento con l’avvento dell’intelligenza artificiale. Credo che tutto sommato le piattaforme oggi siano molto democratiche. Oggi se sei un artista sconosciuto che vuole svolgere tutto il lavoro di produzione da solo puoi farlo, richiede molti sforzi ma il lato positivo è che nessuno filtra il tuo prodotto finale. Conviene comunque essere molto autocritici e presentarsi sul mercato nella maniera più professionale possibile, perché essendo tutto molto immediato o piaci in fretta o le persone skippano al prossimo brano (ride). Gli investimenti per produrre materiale professionale sono molti, ma nonostante ciò credo che rispetto anche solo a 10 anni fa si possa creare molto più materiale di alta qualità ed essere ancora più presenti sui vari social network che, non dimentichiamoci, sono la fonte di pubblicità più forte.

09. Come è andato il precedente album "Genesi" come pareri di pubblico e stampa specializzata? E in cosa pensate si differenzi dal nuovo "Eva"?
Valerio: Abbiamo avuto alti e bassi sia in fase di registrazione che in fase di promozione del disco. Abbiamo notato che Il pubblico ha reagito bene sin da subito. Il nostro primo live è stato abbastanza uno shock perché ci siamo ritrovati in pochissimo tempo in apertura ai Guano Apes a Mosca, praticamente da sconosciuti, senza aver ancora finito le registrazioni di “Genesi” (presentando quindi i brani in anteprima) e credo sia stato uno dei concerti più belli della nostra vita, soprattutto grazie alla reazione del pubblico che è stata qualcosa di indimenticabile. L’ufficio stampa non ha svolto al meglio il suo compito ma nonostante ciò i risultati sono arrivati ed è stato ancora più gratificante. "Eva" è un album decisamente più maturo. Abbiamo deciso di adattarci il più possibile ai tempi odierni, creando delle canzoni molto più dirette al primo ascolto e con un sound ben più adatto al mercato.

10. Quali sono i vostri piani più immediati? Insomma, dove vorresti che arrivassero gli AvenueLie?
William: live, live e live (ride). Ora vogliamo concentrarci solamente a costruire uno show il più coinvolgente possibile per il pubblico, godendoci finalmente i nostri brani suonati ad alto volume! Sarebbe bello poter andare in tour con qualche band di rilievo per mostrare al mondo che esistono band italiane di qualità che meritano un po’ più di considerazione nel panorama musicale internazionale.

11. Abbiamo finito, concludete come volete l'intervista!
Valerio e William: Grazie heavymetalmaniac.it per averci dedicato il vostro tempo e grazie a tutti voi del supporto. Seguiteci sulle nostre pagine social, ascoltateci e continuate a supportare il metal italiano! Ciao!


Web:
Spotify
Instagram
Youtube
Facebook


Nessun commento