Intervista: IN AUTUMN
Amanti del gothic metal, di band come Anathema, Paradise Lost e My Dying Bride, ecco a voi gli italiani In Autumn, che se non fosse perchè velo stiamo dicendo, pensereste che la loro provenienza sia la Gran Bretagna o qualche altro Paese del nord Europa. Ad ogni modo, il loro ultimo album, "What's Done Is Done" è davvero bello e ne abbiamo anche parlato a questo link, quindi ora facciamo parlare la band!
01. Ciao e benvenuti su Heavymetalmaniac.it. Partiamo dal vostro monicker, cosa significa di preciso?
Cristian: La decisione di chiamarci In Autumn arriva dalla ricerca di un elemento, che esprimesse attraverso la nostra musica, stati d’animo come malinconia, solitudine e ricerca di aiuto. L’autunno e le sue tinte cromatiche creano un’atmosfera che scoraggia la progettazione e riduce la tensione psicologica, inducono a comportamenti più inclini alla riflessione che all’azione, dai tratti malinconici come l’osservazione, il ricordo ed il rimpianto, perciò la scelta è caduta su questo nome.
02. "What's Done Is Done" è il vostro terzo debutto, ne vogliamo parlare?
Zippo: Con “What’s Done Is Done” abbiamo raggiunto il terzo album. Come negli album precedenti abbiamo cercato di affrontare tematiche particolari nei testi, di scavare nel profondo della mente e di coglierne i punti deboli, le paure e le angosce e con la parte musicale, creare atmosfere che facessero percepire il tutto.
03. Quali sono le band che vi hanno influenzato agli esordi e quali ancora hanno un certo peso per voi?
Band: Le band che ci hanno maggiormente influenzato e che comunque continuano a farlo sono in primis Paradise Lost, Katatonia, My Dying Bride, Anathema.
04. Parliamo un po' di come nasce solitamente un vostro brano e in generale del processo compositivo e di registrazione.
Cristian: A livello compositivo le nostre canzoni partono dalla musica, il testo è arrangiato di conseguenza, ciò non esclude modifiche a livello strumentale per dare risalto in qualche passaggio alle liriche. Si parte solitamente da una versione “grezza” poi si passa ad una registrazione in home studio, dopodiché se il lavoro ci soddisfa procediamo con un’ altro brano. Raggiunta la totalità dei brani che vogliamo inserire all’interno del disco, procediamo con un ennesimo ascolto e poi le cose si fanno serie e si entra in studio per le registrazioni definitive. Oserei dire che dedichiamo molto tempo sia alla pre-produzione sia alla post-produzione cosa che non ci dispiace affatto.
05. In questi anni ci sono stati cambiamenti di line-up? Quali i più importanti?
Cristian: In questi anni i cambi di line-up più importanti sono stati a livello di cantante. Ci hanno fatto osservazioni perché per ogni album c’è un cantante diverso e secondo alcune recensioni i cantanti in casa In Autumn hanno vita dura. Ci tengo a precisare che tutti i precedenti cantanti, ossia, Alessandro e Edoardo hanno lasciato la band per motivi personali, il resto della band ne ha sempre rispettato le scelte anche se con dispiacere, però si sa, lo spettacolo deve continuare.
06. Cosa pensate che offrano gli In Autumn di diverso in ambito doom/gothic metal?
Zippo: Se devo trovare un qualcosa che ci distingua dalla massa, anche se con il numero di band in circolazione si fatica un po' ad essere “unici”, penso agli incastri di varie atmosfere all’interno dei brani, siamo riusciti ad accostare generi diversi tra loro, tempi diversi, rendendo i brani ben strutturati.
07. Cosa significa per voi suonare questo genere?
Band: Per noi suonare questo genere significa portare al pubblico le nostra idea di musica, fatta di ricerca e sacrificio e di tante ore di lavoro.
08. Cosa pensate della fruizione della musica di oggi? Siete a favore della digitalizzazione o pensate che abbia in qualche modo danneggiato la musica, e soprattutto le piccole band?
Cristian: Favorevoli o sfavorevoli oramai nel 2024 conta poco. La digitalizzazione della musica è un dato di fatto, bisogna in qualche modo non escludersi da questo gioco altrimenti si viene tagliati fuori da una buona fetta di mercato. Certo che i tempi in cui si andava ad ascoltare le nuove uscite nei negozi di musica sono finiti, ed è un peccato. Una delle fortune del mondo Metal però è quella che gli ascoltatori di questo genere con i suoi mille sottogeneri , acquistano ancora i cd o lp o merch delle band. C’è ancora la cultura di avere in mano il prodotto fisico di una band e questo è un bene.
09. Ragazzi abbiamo finito, concludete come volete l'intervista!
Band: Ringraziamo tutto lo staff di Heavy Metal Maniac e tutti i lettori che ci dedicheranno del loro tempo per leggere la nostra intervista. Vi invitiamo tutti a seguirci sulle nostre pagine social e Vi aspettiamo ai nostri concerti. Grazie a tutti!!!
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