VAMPYRIC KVRSE "Down in the Depths of Vampyric Sadness" (Recensione)
Full-length, Independent
(2023)
Apro la recensione dicendo subito che questo disco è brutto. Ma non di quel brutto che tanti, come me, apprezzano e considerano bello. No, questo disco è proprio brutto. L’unico membro è un ragazzo cubano di 18 anni, evidentemente smanioso di fare ascoltare la sua proposta musicale, visto che nel solo 2023 ha pubblicato quattro full length, tre Ep e tre singoli.
Premesso che, per me, se pubblichi un disco senza una casa discografica hai pubblicato una demo, in questo disco mi ci sono imbattuto per caso, mentre ero alla ricerca di nuovi gruppi da ascoltare. Attirato dalla copertina (si, sono uno di quelli che come prima cosa guarda la copertina di un disco) ho deciso di ascoltarlo. E stavolta ho decisamente sbagliato a giudicare.
Il problema principale di questo lavoro risiede nell’assoluta casualità di successione di riff, oltre che nella bruttezza degli stessi. Tra l’altro, in diverse occasioni sembra che ogni strumento vada per i fatti suoi. Insomma, più che un disco questo sembra una prova in saletta. Peccato che Lvnaa questo non possa farlo, visto che si tratta di una One man band..a questo sfacelo si va ad aggiungere una produzione raw (che solitamente amo) utilizzata per cercare di mascherare tutti gli errori di esecuzione.
Roba che, al confronto, gli Impaled Nazarene di “Tol Cormpt Norz Norz Norz” sembrano i Dream Theater. Raramente mi capita di stroncare così nettamente un disco ma qui non c’è assolutamente nulla da salvare, se non la copertina.
Recensione a cura di Marco "Wolf" Lauro
Voto: 10/100
Tracklist:
1. Bones on the Sanguine Alter
2. Fuckin Vermin
3. Sacrificed to Malakath
4. Enslaved in Malice
5. Demonium
6. Swamp Monster
7. Sludge Swamp
8. Daedric Armor
9. Vampyric Wyzard
10. Drooping Skulls
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