IN AUTUMN "What's Done Is Done" (Recensione)
Full-length, My Kingdom Music
(2024)
Con “What's Done Is Done” gli In Autumn giungono al fatidico terzo album. Nati nel 2011 i vicentini sono autori di un gothic metal che deve molto alla scuola inglese degli anni novanta. Indiscussi numi tutelari di questa proposta sono senza ombra di dubbio i Paradise Lost, da cui arrivano le maggiori influenze. Basta ascoltare l’eponima canzone, nonché primo singolo, per fugare ogni possibile dubbio da una influenza che a tratti diventa invadente soprattutto nella voce, quando segue il buon Nick nelle sue aperture gotiche dai toni bassi. Per fortuna non in tutto l’album questa influenza è così invadente, ma resta più a margine come nella successiva “Focus” in cui gli In Autumn creano delle parti aggressive più grezze e dirompenti.
Quello che si respira è un’atmosfera decadente, con un riffing cupo, ben supportato da un’ottima base ritmica, capace di animare le canzoni con ottimi assalti in doppia cassa, alternati a tempi più lenti pieni di pattern di assoluto valore, su cui le chitarre rumoreggiano, alternandosi a momenti più atmosferici, creando canzoni più convincenti come nella cupa “Lucid Dream”. La stessa voce acquisisce un impatto diverso quando si destreggia in uno stile più aggressivo, risultando più personale e meno derivativo, scostandosi dall’ombra Holmes e donando ai brani una marcia in più (“Strange Thoughts”). Se di base assistiamo a brani dai tratti doom, essenziali per definire ambientazioni decadenti, non mancano accelerazioni al limite del death a generare dinamiche più aggressive come nel finale di “Inside My Soul”.
Quando invece gli In Autumn si lanciano in momenti più delicati a comparire è l’ombra riflessa dei Tiamat a donare quel sapore di grigia inquietudine (“Despised By Life”). “The Illusion Of Reality” è sicuramente il miglior brano presente su “What's Done Is Done” con un riffing dirompente su cui la voce aggressiva di Zippo presenta la sua migliore interpretazione, canzone che personalmente avrei scelto come singolo, perché presenta la band al massimo delle sue potenzialità. La finale “I See You” è un altro brano convincente tra Tiamat e Paradise Lost, miscelato in giuste dosi, con una tensione e rilascio delle parti che rende la canzone tra le più riuscite.
Gli In Autumn hanno scritto un buon album di metal gotico, che convince quando riesce a trovare un giusto equilibrio tra influenze e parti più personali. Allo stesso tempo quando i numi tutelari diventano invadenti, scende inevitabilmente la qualità. Se in futuro riusciranno a staccarsi in modo più netto da questo, facendo risaltare di più la propria personalità, parleremo di una band che avrà finalmente trovato la propria strada. I mezzi per farlo li hanno a disposizione, devono trovare solo il modo più corretto di utilizzarli.
Recensione a cura di John Preck
Voto: 70/100
Tracklist:
1. What's Done Is Done
2. Focus
3. Lucid Dream
4. Inside My Soul
5. Despised by Life
6. Breathing in the Void
7. The Illusion of Reality
8. Block
9. Strange Thoughts
10. I See You
Web:
Bandcamp
Homepage
Spotify
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