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INTO DARKNESS "Cassini - Huygens" (Recensione)


EP, Unholy Domain Records
(2023)

Gli Into Darkness esistono dal 2011 ma non hanno mai pubblicato un full lenght, proponendo in questo lungo lasso di tempo solo Ep o demo. Sicuramente è una scelta consapevole, figlia dei nostri tempi. La band è saldamente nelle mani del suo leader Doomed Warrior, unico membro originario. La musica proposta è ancorata agli anni ottanta, con un suono old school che giunge ai giorni nostri in perfetta forma. Lo stesso stile canoro del leader ha uno approccio che riporta indietro, a metà strada tra lo scream thrash e i primi approcci aspri pre growl. “Cassini – Huygens” è un concentrato di thrash death metal sporco, rabbioso, le cui influenze si possono riscontrare in band seminali come i Celtic Frost o gli Asphyx, senza tralasciare lo stile selvaggio teutonico di band come Destruction o Sodom. La musica alterna sfuriate thrash a pesanti tempi lenti, inserendo al suo interno solidi mid tempo. 

Le canzoni si caratterizzano per un sound aggressivo, a tratti primordiale nella sua foga estrema, seguendo uno stile derivativo ma efficace, che partendo da determinati stilemi, propri di un certo modo di intendere il metal, raggiungono l’obiettivo di essere interessanti. Se l’inizio affidato a “The Launch” fa scoprire l’aspetto più diretto e brutale, con accelerazioni assassine, alternate a pesanti mid tempo, nelle successive tracce la musica si fa più cadenzata, a partire dallo strumentale “Crossing The Asteroid Belt” per proseguire con “Journey”, lenta con una voce asfissiante che colpisce per la cattiveria espressa, per sfociare in un thrash metal giocato sui repentini cambi di tempo. 

Ma è con “Huygens Descent” che gli Into Darkness dimostrano efferatezza esecutiva, con una struttura solida ed atmosfere tenebrose, permeate di pece nera. La conclusiva “Gran Finale” ha una struttura complessa che gioca sui cambi di ritmo, giostrando i tempi medi con repentine sfuriate. Gli Into Darkness sono una band matura, consapevole dei propri mezzi e delle qualità che riescono ad esprimere, anche se non inventano niente di nuovo. Seguono anche loro l’onta del revival di certe sonorità, e lo fanno con convinzione e con personalità producendo un ep convincente. Adesso aspettiamo il passo successivo, un primo album di inediti.

Recensione a cura di John Preck
Voto: 74/100 

Tracklist:

1. The Launch 
2. Crossing the Asteroid Belt 
3. Journey
4. Huygens Descent 
5. Grand Finale

Line-up:
Doomed Warrior - Guitars, Vocals
Darak - Bass, Vocals (backing)
Santo - Drums
Eros - Guitars

Web:
Bandcamp
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