INFERNAL ANGELS "Shrine Of Black Fire" (Recensione)
Full-length, Immortal Frost Productions
(2023)
Il black metal รจ davvero un genere che non conosce declino. Da quando ha conquistato, nella prima metร degli anni โ90, il suo ruolo di fiero rappresentante del metal estremo, ha sparso il proprio verbo in ogni angolo del globo terraqueo, a volte restando fedele a sรฉ stesso ed ai suoi stilemi, a volte combinandosi con elementi della tradizione musicale locale, ma sempre con grande coerenza e raramente cedendo alle lusinghe del mainstream. Anche lโItalia ha avuto โ e continua ad avere โ una vitale e fiorente scena black metal di cui gli Infernal Angels, attivi da oltre ventโanni, si possono annoverare senzโaltro tra i portabandiera. Fondati infatti nel 2002 da Xes e Prince of Tears, hanno nella loro carriera pubblicato ben cinque full-length oltre a due demo e un EP, e suonato in importanti act come lโAgglutination, il Metal Disorder e il Black Lake III calcando il palco insieme a Impaled Nazarene, Behexen, Inferno ed altri.
Il loro stile, inizialmente ascrivibile ad un melodic black metal, si รจ nel tempo sviluppato diventando piรน caotico e a tratti cacofonico, incorporando elementi death metal; e, in effetti, se dovessi etichettare il loro lavoro di prossima uscita lo inserirei nellโambito del deathened black metal. Anticipato da tre singoli usciti ad intervalli regolari fin dallo scorso 6 ottobre, il nuovo full-length โShrine of Black Fireโ del moniker vedrร la luce (pardon, lโoscuritร ) il prossimo 24 novembre. Lโapertura del tempio, lo โshrineโ del titolo del lavoro, รจ tuttโaltro che un benvenuto: un tappeto sonoro ventoso fa da sfondo ad un recitativo in latino prima di una voce femminile, poi dal growl del guest d'eccezione Michael Ford (Black Funeral). Ma il cantante Xes dimostrerร in tutto il disco di avere grandi capacitร interpretative. ร il preludio alla prima esplosione in pieno viso, una โIn The Silence Ov Tehomโ che mette subito in chiaro quali sono le coordinate che gli Angeli Infernali seguiranno in questo lavoro: ritmica possente sovrastata da riff chitarristici ora nel solco della tradizione black, ora piรน armonizzanti, accompagnati dal basso elastico del nuovo accolito Asdraeth che tesse melodie inquietanti. Su tutto il canto messianico di Xes, che nelle interpretazioni piรน recitate ricorda talvolta lโinnarrivabile Attila Csihar.
La struttura dei brani non รจ sempre monolitica, qui come anche nella successiva e solenne โThe Horizon Eats the Sun and Other Starsโ (uno dei singoli), il brano sfuma in una pausa quasi contemplativa, prima che siano riprese in mano le redini e e sferzati i cavalli con furia iconoclasta. In questโultimo brano la progressione armonica รจ meno minacciosa, alcune aperture in maggiore evocano paesaggi autunnali tipici del Movimento dโAvanguardia Ermetico. La successiva โFire as Breathโ, altro singolo apripista, รจ il brano piรน atipico, una piccola metal suite che si apre con un arpeggio lontano squagliato nei riverberi e che lascia sospesi, fino a precipitare nel tradizionale rullo compressore ritmico in cui il basso ancora una volta detta la melodia. Che gli Infernal Angels non abbiano passione solo per tremolo picking e riff monolitici si capisce anche dal brano successivo โA Gateway to Purificationโ, dallโincedere insolitamente lento, in cui ad un riff per nulla rassicurante si sovrappone lontano un arpeggio โflangiatoโ, non invadente, a a creare una serpeggiante suggestione. Il brano, caratterizzato da un breakdown feroce ma dalle stesse tinte autunnali ascoltate prima, costituisce uno dei vertici compositivi dellโalbum per varietร e costruzione.
Piรน convenzionali, ma non meno devastanti, le successive โThe Flame Burns Brighter in the Darknessโ (ultimo singolo) e โI Am the Toughtless Lightโ, mentre la chiusura รจ affidata al brano eponimo dellโalbum, con sottotitolo โAblazing Serpentโ, maestosa discesa agli inferi di sapore behemothiano impreziosita da un fulminante solo finale. Un gran lavoro degli Infernal Angels che si confermano una realtร importante nella scena black metal nostrana ed europea e che ci hanno regalato un altro calderone colmo della piรน nera pece bollente.
Recensione a cura di mu:d
Voto: 85/100
1. Abyss Oath (feat. Michael W. Ford & Sara Ballini)
2. In The Silence Ov Tehom
3. The Horizon Eats The Sun And Other Stars
4. Fire As Breath
5. A Gateway To Purification 06:32
6. The Flame Burns Brighter In The Darkness
7. I Am The Thoughtless Light
8. Shrine Of Black Fire โ Ablazing Serpent
Line-up:
Xes - Vocals
Nekroshadow - Guitars
Apsychos - Guitars
Asdraeth - Bass
Postmortem - Drums
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