MENERVAH "Hard Times" (Recensione)
Full-length, Independent
(2023)
"Hard Times" รจ il biglietto da visita dei cosentini Menervah, un ep che consta di cinque pezzi, per una ventina scarsa di minuti totali di musica. Questa band apre il proprio lavoro con la buona "Animals", un pezzo che alterna tempi di batteria belli tosti ad un retaggio rock anni Settanta che si sente soprattutto nel finale, quando la band in un certo frangente erge le tastiere vintage a protagoniste. Con la successiva "Destiny" la band opta per un approccio piรน tendente al grunge, ma si possono anche sentire influenze di band come Interpol o White Lies, con le chitarre molto avvolgenti e malinconiche.
Queste influenze quasi new wave e dark vengono proprio allo scoperto con la terza traccia strumentale, intitolata "Incipit!", una sorta di rimando anche ai The Cure di un album come "Pornography", ma con la durezza delle chitarre metal e un drumming martellante a dovere. Il pezzo ha un sapore minaccioso, poi verso il finale si apre ancora a qualcosa di vagamente industrial, ma senza mettere da parte la melodia. Ottimo brano davvero, teso e coinvolgente, probabilmente il migliore di questo album, in quanto pur discostandosi come stile dagli altri brani e pur non avendo delle parti cantate, riesce a toccare molto e dimostra come questa giovane band non abbia paura di osare nuove soluzioni.
Infatti quando parte "Never Forget You" sembra di sentire qualcosa di un po' troppo standard, ma in veritร anche questa รจ una buona canzone, forse un po' abusata per il suo riproporre strofe tranquille che si alternano a ritornelli piรน animati, ma in buona sostanza questo potrebbe essere il pezzo piรน debole del lotto. L'album in chiusura chiama in causa anche qualcosa degli Alice In Chains con "Outsider", un pezzo che riprende da una parte l'elettronica che giร avevamo sentito in precedenza, ma vi aggiunge un retaggio alternative rock ben interpretato soprattutto dall'ugola sofferente di Antonio Orrico.
Prima prova discografica superata quindi da parte dei Menervah, ora aspettiamo il full.length.
Recensione a cura di Sonia Wild
Voto: 70/100
Tracklist:
01. Animals
02. Destiny
03. Incipit!
04. Never Forget You
05. Outsider
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