Avanguardia grindcore: DYSMORFIC (Intervista)
Dysmorfic, ovvero essere estremi in un mondo normale, oppure l'inverso? O ancora, essere estremi in risposta ad un mondo estremo ma normale solo in apparenza? Va beh...non se ne viene fuori, e quindi non vi tediamo oltre. Sappiate che abbiamo recensito il loro ultimo ep "Movements", che ha cinque tracce per soli sei minuti di grindcore sui generis, senza voce e chitarra. Lasciamo la parola a Thomas, bassista della band, per cercare di capire meglio chi si nasconde dietro questa band. Buona lettura!
1 - Ciao ragazzi e benvenuti su Heavymetalmaniac.it. Parliamo del processo compositivo di questo vostro nuovo ep?
Ciao e grazie mille per lo spazio e della bella recensione che ci avete riservato! Allora, "Movements" è nato un po' come tutti gli altri nostri dischi, cioè da delle jam fatte in sala prove su idee buttate giù da me (Thomas, bassista) e poi arrangiate da Buccia (batterista). Alcuni riff li scrissi durante il periodo di lockdown, in cui iniziai a concentrarmi sullo studio più serio del basso elettrico e questo ha sicuramente influito sulla particolarità di certe sonorità presenti nell'ep. Provando e rimescolando le cose e vedendo dove ci portava l'intesa tra noi due si è arrivati alla forma di "Movements" che abbiamo registrato.
2 - La copertina di "Movements". Chi l'ha realizzata e cosa rappresenta precisamente?
La copertina è un disegno di un nostro amico californiano, Dustin Pace. E' il nostro logo, il nostro simbolo. Lo abbiamo adottato come logo nel 2013 quando Dustin si occupò della veste grafica del nostro tour statunitense di quell'anno, dal merch, ai poster, alla grafica del 7" promozionale del tour, ecc. Abbiamo scelto di mettere solo il logo sulla cover con poche liner notes e foto su sfondo tutto nero perchè "Movements" ci rappresenta al 100% per quello che siamo ora.
3 - Vogliamo parlare delle vostre influenze musicali?
Certo, ma fare una lista dei nostri gruppi o artisti preferiti sarebbe troppo lungo. Diciamo che Buccia, pur ascoltando da una vita musica estrema, è sempre stato un avido ascoltatore di prog. Io amo il metal, il grind più oscuro e underground e nello stesso tempo, soprattutto negli ultimi anni e grazie anche a Buccia, apprezzo moltissimo certo prog rock, jazz e fusion.
4 - State già lavorando a nuova musica? E ci saranno cambiamenti importanti nel vostro sound?
Sì, stiamo scrivendo nuovo materiale e qualcosa è già pronto per essere suonato dal vivo. Altre idee sono in fase di jam e ci stiamo divertendo molto a vedere dove stiamo andando. Ora come ora direi che stiamo sviluppando i concetti musicali di "Movements", portandoli all'estremo. Sia il lato grind che quello più "prog-y", o sperimentale, si stanno sviluppando in modo molto interessante.
5 - Spiegateci un po' come nasce un brano dei Dysmorfic!
Come dicevo più su, io butto giù i diversi riff col basso, poi alle prove Buccia arrangia il tutto. Lui è molto bravo in questo e di solito la forma finale della canzone è molto diversa dalle idee grezze iniziali. Questo però non toglie che in linea generale cerchiamo di cogliere quanto più possibile l'essenza e l'urgenza del momento.
6 - Chi sono i Dysmorfic nella vita di tutti i giorni?
Siamo due persone normali, se è normale avere un gruppo musicale come il nostro, con una vita più importante di una grind band. I Dysmorfic sono due amici che hanno urgenza di suonare la musica che vogliono ascoltare (e si divertono a farlo), per sfuggire alla normalità di una piccola città come Mantova.
7 - Non sempre si parla di strumentazione. Vogliamo dare due cenni su cosa di solito usa ognuno di voi in studio e nei live?
Mi piace questa domanda perchè sono un gear nerd hahaha!!!! Non mi inoltro sulla strumentazione di Buccia perchè di batteria non capisco nulla però... Io ho molti bassi ma mi affido quasi sempre ai bassi fatti per me da un bravo liutaio mantovano, Bellini Guitars, sia fretless che fretted, a 4 o 5 corde. "Movements" è stato registrato con il mio Bellini TCM fretless 5 (equipaggiato da pick up artigianali fatti per me da Consolini Pick Ups di Mantova, un vero genio dell'elettronica) attraverso il mio rig MarkBass, che mi piace molto per la pulizia del suono. Dal vivo invece uso il mio rig Ampeg perchè suona più aggressivo e avvolgente. Se non uso Bellini Guitars uso Fender Jazz Bass oppure MusicMan Sting Ray, due bassi completamente diversi ma che amo molto perchè hanno un "ringhio" davvero adorabile. Abbiamo registrato una cover dei Man Is The Bastard per un progetto ancora in alto mare, e in quel caso ho fatto varie tracce con il Bellini TCM fretless 5 e col Fender Jazz del 1977.
8 - A voi le ultime parole. Un saluto da parte nostra!
Grazie mille ancora per il supporto!!! Un grande abbraccio a chi ci segue da 25 anni, vuol dire molto per noi. Per qualsiasi cosa scfriveteci!
Grind with your mind open!!!
Intervista a cura di: Sonia Wild
Web:
Bandcamp
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