SATANIC WARMASTER "Aamongandr" (Recensione)


Full-length, Werewolf Records 
(2022)

Quasi venticinque anni sono passati dal giorno in cui, nella fredda cittadina finlandese di Lappeenranta, il polistrumentista e compositore Lauri Penttila dava vita, sotto lo pseudonimo di Werwolf, ad uno dei progetti black metal più celebri e prolifici della Finlandia: Satanic Warmaster. Unico membro fisso della band, è sempre stata la mente pulsante di ogni sua singola uscita, sfornando con musicisti sempre diversi quasi cinquanta release ufficiali tra full-lenght, EP, demo e live album. Otto anni dopo l'acclamatissimo "Fimbulwinter", è stato appena rilasciato in queste battute finali di 2022 il tanto atteso sesto lavoro sulla lunga distanza di Satanic Warmaster, dal titolo "Aamongandr".

L'album, uscito per la Werewolf Records dello stesso mastermind, si compone di sei inni satanici e blasfemi in puro stile finnish, per una durata di trentasei minuti di brutalità, melodia ed epicità che mostrano tutto il valore tecnico e compositivo della sua mente creatrice, qui accompagnata dal basso di Necroterror, dalla chitarra di Nattravn, dalla batteria di Grond e dalle tastiere di Trollhorn. L'artwork mostra il gigantesco lupo Fenrir della mitologia norrena al centro di un panorama di devastazione infernale che dà un'idea abbastanza precisa anche dell'aspetto musicale dell'album; i testi spaziano tra satanismo, vampirismo, anticristianità, schiavitù e orrore con occasionali riferimenti a divinità mesopotamiche quali Tiamat, Ahriman e Pazuzu, al centro di un'Apocalisse di fuoco e distruzione che è da sempre il marchio di fabbrica della musica di Satanic Warmaster.

La nera Opera si apre con la ferocia di "Bafomet", brano tiratissimo guidato dalla batteria fulminante di Grond e dal riffing gelido e serrato di Werwolf, il cui scream si eleva nel cosmo come un grido demoniaco, mentre armonie di chitarra melodiche e oscure schiudono un finale ad altissima epicità. "Duke's Ride (Ride of the Spectral Hooves" si presenta sulla stessa falsa riga, salvo poi aprirsi ad un mid-tempo in perfetto stile finnico dal riffing lento e atmosferico, in un crescendo maestoso e travolgente. Più contenuta nella ritmica è "Berserk Death", brano dai molti cambi di tempo che mostra nel finale tutta la sontuosità delle tastiere di Trollhorn, arteficie di armonie epiche e solenni da cui sembrano sprigionarsi potenze occulte e devastanti, pronte per assaltare il mondo cristiano e ridurlo in cenere.

La seconda parte del lavoro non riesce a replicare la ferocia e l'epicità delle prime tre tracce, ma è degna di nota "Darkness... Triumphator", sette minuti di un monotono black metal feroce e oscuro che non varia mai di tonalità, attingendo alle origini crude e tirate del genere in un piacevole tuffo nei primi anni Novanta. In chiusura troviamo il brano più lungo e complesso dell'album, "Barbas X Aamon", un crescendo monumentale dal riff lento e ipnotico iniziale attraverso melodie di tastiera epiche e maestose, riff di chitarra atmosferici e sezioni quasi depressive, in cui lo scream di Werwolf diventa agghiacciante e disperato, fino ad una conclusione solenne e tragica che chiude il lavoro lasciando l'ascolatore in un vortice emotivo semplicemente travolgente.

"Aamongandr" è un album che non delude e che rispetta egregiamente ciò che tutti si aspettano dall'inossisabile marchio Satanic Warmaster, sancendo un altro passo della sua ampia discografia: gli esordi grezzi e sporchi di "Strenght & Honour" sono ormai lontani e il sound di Werwolf verte sempre più verso la melodia e l'epicità, senza tuttavia mai risparmiare in fatto di violenza. Le eco di "Fimbulwinter" si odono in ogni traccia, intensificando l'epicità dell'album precedente e portandola in una dimensione ancor più oscura: le chitarre del mastermind e di Nattravn duettano alle perfezione, partorendo riff affilati e oscuri che non disdegnano incursioni melodiche, e la batteria di Grond macina brutalità e ferocia, mentre le tastiere di Trollhorn disegnano poesia e sontuosità. Siamo di fronte all'ennesimo capolavoro firmato Satanic Warmaster, un progetto che ormai è una garanzia del panorama black metal mondiale e che sembra crescere album dopo album, vomitando pura violenza satanica senza rinunciare alla tecnica e all'epicità a cui il buon Werwolf ci ha da tempo abituati.

Recensione a cura di Alessandro Pineschi
Voto: 84/100

Tracklist:
1. Bafomet 
2. Duke's Ride (...of the Spectral Hooves) 
3. Berserk Death 
4. The Eye of Satan
5. Darkness... Triumphator 
6. Barbas X Aamon

Line-up:
Werwolf - Vocals, Guitars, Songwriting, Lyrics

Web:
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