ROSSOMETILE "Ostara" (Recensione)
Full-length, Independent
(2022)
"Ostara" è il coronamento di ben venticinque anni di attività di questa splendida realtà tutta italiana proveniente dalla Campania. Questo disco, intitolato "Ostara", non presenta inediti, ma pesca a piene mani dal repertorio della band, la quale ha optato per una trasposizione in veste unplugged di alcuni brani che loro reputano tra i più rappresentativi della loro carriera. E' quindi doveroso approcciarsi a queste canzoni non con l'intento di trovare il solito symphonic metal a cui questa formazione ci ha abituato, ma parzialmente ciò che viene a galla qui è solo la veste sinfonica, abbinata ad una performance, che come tutti gli unplugged che si rispettino, è molto emozionante.
Ci sono delle vette di assoluto valore in questo album, e alcune canzoni sembrano essere state scritte in visione di questa veste più rilassata. Pezzi come "Candore", Onde", "Novembre", "Sull'europa" esaltano le doti di questi musicisti ma colpiscono per la loro intensità, che addirittura appare più spiccata in veste unplugged. La cantante Ilaria Hela Bernardini riesce ad infondere un senso di quiete ma anche di tristezza in tutti i pezzi, la sua voce si modula come le stagioni, cambiando intonazioni, colori, intensità. La band riesce a offrire una prestazione di indubbio valore artistico, non limitandosi solo a non usare le distorsioni, ma immergendosi in questo lago di pensieri e sensazioni senza tempo.
Un senso di vuoto è quello che ho provato io alla fine dell'ascolto dell'album, forse anche di desolazione, ma anche di serenità. La band è riuscita nel suo intento in pieno, consegnandoci un album davvero bello, con dei picchi di immensa malinconia. Peccato che non siamo più negli anni Novanta, epoca in cui gli unplugged si sprecavano, perchè avrei voluto davvero vedere i Rossometile al fianco di altri mostri sacri che in quegli anni, in questa veste insolita, avevano saputo regalare dei capolavori che ancora oggi sono da venerare. Credo che questo "Ostara" possa essere accostato senza indugi a quegli album immortali.
Recensione a cura di Sonia Wild
Voto: 85/100
Tracklist:
1. Candore
2. Onde
3. Con le lacrime
4. Hela e il corvo
5. Novembre
6. Sull'Europa
7. Nox Arcana
8. Le ali del falco
9. Le strade di Zoràn
10. La mia ora più buia
11. Quando partíi
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