BROKEN WINGS "Against The Wind” (Recensione)
Full-length, Ghost Record Label
(2022)
I friulani Broken Wings nascono nel 2018 e “Against The Wind” è il loro esordio. Negli undici brani che formano quest’opera prima si può ascoltare quell’energia elettrica che parte dagli AC/DC, quelli settantiani con Bon Scott per intenderci (“Devil Jane” e “Hunter”) ed entra a gamba tesa negli eighties (“Move On”) per arrivare ai giorni nostri, a quel retro rock che da qualche anno ha preso piede un po’ ovunque (“Trust In Rock’N’Roll”). Allo stesso tempo i Broken Wings non disdegnano gli anni Novanta e quel rock che ha infiammato gli animi tre decadi fa, come in “Broken Bones” che riporta in mente una band come le 4 No Blondes! I ritmi proposti sono diversi ed è facile ritrovarsi a sculettare su un brano dinamico come “Last Night Bire” che nella sua canonicità riesce nel suo scopo di generare curiosità grazie a buone linee vocali e ad una chitarra che viaggia.
La voce di Sabry Sabu e la chitarra di Massimo Zanuttini sono gli elementi centrali di una band che vive e trasuda rock da tutti i pori. Non poteva mancare il momento accendino. Questo è fissato su nastro in “08-6-21”, una lunga ballad elettrica che esplode in un bel ritornello. Ed i refrain sono molto ricercati durante tutto l’ascolto, basti ascoltare quello trascinante dell’iniziale “Damnation”. Di contro il finale ci riserva i momenti meno riusciti come “Banana Zombie” e “Wild & Free” brani piuttosto scialbi, che si perdono in soluzioni a tratti banali. Sull’ultima “Against The Wind” riaccendiamo gli accendini e ondeggiamo sulle chitarre acustiche ed le linee vocali evocative, con un violino che tratteggia melodie malinconiche che prendono di sorpresa dopo una lunga carrellata di brani piuttosto allegri ed energici.
“Against The Wind” è un buon lavoro di hard rock, che guarda e si lascia ispirare dal passato. Da quel passato hanno creato questa musica interessante, che a tratti però vive di deja vu, quando si sentono riff o linee vocali che ricordano qualche canzone già edita. Niente di grave ovviamente. Operazioni del genere possono essere soggette a questo rischio. Alla fine si può affermare che ci troviamo di fronte ad un buon esordio.
Recensione a cura di John Preck
Voto: 65/100
01. Damnation
02. Devil Jane
03. Trust in Rock'n'roll
04. Broken bones
05. Last night bire
06. Move on
07. Hunter
08. 6-21
09. Banana zombie
10. Wild & free
11. Against the wind
Massimo Zanuttini (chitarra)
Ilenia Serini (batteria)
Sabry Sabu (voce)
Gabriele Plai (basso)
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