[Recensione libro] FATAL REPORT: I grandi concerti metal in Italia dai primi Iron Maiden al Big Four (di Francesco Ceccamea)
Libro, Crac Edizioni
(2019)
Eh si! Sono un pò autolesionista. A secco da concerti da novembre 2019, per le ovvie ragioni che tutti conosciamo, oramai in crisi di astinenza, con la voglia di leggere un libro che non fosse un romanzo, ma un saggio, tra i diversi pronti all'uso nella mia fedele e fornita libreria, ho preso, senza dargli un peso specifico, proprio Fatal Report, comprato non ricordo quando, e iniziato a leggere così, in un week end uggioso, un po' distrattamente, partendo dalla bella e saggia introduzione del buon Gianni Della Cioppa, il quale sa sempre trovare le parole giuste, nel trattare la materia musica. Poi è venuta voglia di continuare. Effettivamente questo è un saggio che si legge molto bene ed una pagina tira l'altra. I giornalisti coinvolti sono stati molto bravi e soprattutto empatici nel mettere nero su bianco ricordi, anche sbiaditi dal tempo, per dei reportage, che non sono le solite cronistoria, ma spaccati di vita personale condivisi con l'immaginario amico che ha di fronte mentre racconta, e quell’ immaginario amico è il lettore, sono io che leggo e mi nutro di quell'esperienza, di quel vissuto, lo faccio mio e lo provo ad immaginare, perché io - sic! - a quei concerti non c'ero, vuoi per questioni anagrafiche, vuoi per distanze siderali, vuoi per mancanza di soldi!!!
Leggendo questo libro si ha l'impressione di assistere ad uno di quei racconti gotici di qualche secolo fa, quando i protagonisti si radunavano in un salotto bene e si raccontavano storie di fantasmi. Ecco, mentre leggo queste pagine, questa è la prima impressione che ne ricevo. Se vogliamo fantasticare di meno, allora pensiamo ad una serata alla vecchia, in un pub, in cui un gruppo nutrito di amici si raccontano e si confrontano sui concerti vissuti, tirando fuori determinati concerti storici, partendo dai primi anni ottanta. Si segue l'evoluzione del metal, attraverso aneddoti che hanno visto i nostri narratori vivere direttamente quelle atmosfere e ne riportano a galla, ricordi a volte sepolti da un pò di polvere, altre invece sono ancora nitide visioni, nonostante i decenni passati.
Adesso scegliete un posto, sedetevi, mettetevi comodi, e restate in silenzio ad ascoltare...
Il saggio è diviso in quattro parti. Questo permette un racconto organico ed evolutivo dei concerti in Italia. La prima parte ci parla degli albori, gli anni ottanta, quando tutto iniziò, e lo fa attraverso i racconti, a tratti mitologici, a tratti tragicomico di giovanissimi appassionati che si trovano ad affrontare una nuova frontiera non solo musicale, ma di vita. E quindi i primi racconti sono dedicati agli esordienti Iron Maiden, quando erano un gruppo qualsiasi che stava cercando di emergere come tante altre band, grazie alla penna di Paolo Di Orazio e Gianni Della Cioppa che tornano indietro alla loro adolescenza. Ma ancora di più colpisce il racconto divertente del primo tentativo di organizzare un concerto metal a Roma da parte di Francesco “Fuzz” Pascoletti. E seguendo un ordine temporale si racconta dei festival autoctoni con band metal italiane come quelle alla Tenda di Certaldo o Italian Massacre. A questo seguono le prime apparizioni dei Metallica, band emergente che genera dagli inizi una forte curiosità tra gli appassionati. Così, attraverso la venuta degli Slayer, all’epoca la band più feroce al mondo, si arriva alla fine degli anni ottanta, dove molto velocemente tutto sta cambiando. Intuite le potenzialità commerciali del genere, anche in Italia si cominciano ad organizzare importanti raduni, attraverso la creazione del mitologico Monster Of Rock. Gli anni novanta sono un decennio di transizione ed evoluzione. Parte dal Clash Of The Titans (1990), continua il suo percorso di estremizzazione con il Legion World Tour (1992). Si passa attraverso il Sonoria ’94. Si assiste all’esplosione dei Metallica ed al ritorno di Bruce Dickinson negli Iron Maiden. Sono queste due band le più importanti, quelle che attirano legioni di fedeli sotto il palco. Nel mezzo però possiamo assistere al racconto di concerti mitici, raccontate con vera passione, attraverso un vero spaccato di vita del narratore-giornalista-appassionato-giovane. Si arriva così al nuovo millennio con il Gods Of Metal. Si assiste al cambiamento nella organizzazione di grandi eventi, ma sempre con gli stessi errori, spesso di logistica e di scarsi servizi per gli utenti. E qui la formula italiana di certi raduni mostra tutti i limiti, rispetto ad eventi grandi, molto più grandi ma organizzati in modo da mettere al centro lo spettatore pagante consumatore. Questo avviene in altri paesi europei. Allo stesso tempo dove è la passione a creare certi eventi, come il Tradate Iron Fest, le cose vanno decisamente meglio. L’ultima parte è dedicata agli eventi all’estero. E qui i racconti di giovani metallari si fanno ancora più deliranti e si arriva alla fine del saggio con il racconto più bello (ovviamente per il sottoscritto) “Il Big Four Svizzero” raccontato da Massimiliano Incerti Guidotti.
Fatal Report è un saggio molto ben costruito attraverso le sapienti “mani” di Francesco Ceccamea, che ha reso il racconto dei concerti organico, anche attraverso i brevi interventi di diversi giornalisti, che affrontano in modo diverso, anche contrastante, certe tematiche, rispondendo a domande ben precise di Ceccamea. Bravo l’autore nel concepire l’idea e nel coinvolgere un grande numero di giornalisti, che conosciamo perché impegnati nelle diverse testate metallare, cartacee o digitali. Non posso che consigliare questo saggio a tutti i metallari (e non), vecchi e giovani.
Recensore: John Preck
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