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La nebbia nell'anima: SANKTA KRUCO (Intervista)


Abbiamo recensito il nuovo album dei Sankta Kruco "Sidereal" (trovate la recensione QUI) e ne siamo rimasti colpiti molto positivamente, e quindi era doveroso fare due chiacchiere con il leader Sal Kruco per scoprire un po' di più l'essenza di questa oscura realtà e per indagare sui piani presenti e futuri di questa formazione. Buona lettura!

01 – Chi è Sal Kruco? Chi sono i Sankta Kruco? Quanto di Sal vi è nei Sankta? Cosa sono i Sankta per Sal?
In generale direi un artista che ama creare. Nella mia vita "pubblica" sono un cantautore, autore di romanzi noir e format televisivi, ma come Sal ho dato voce al mio lato oscuro per affrontare tematiche a me care con un genere che ho sempre amato, il doom metal. Sankta Kruco è tutto quello che avrei voluto sentire e adesso è un rifugio e un laboratorio per dare libero sfogo alla mia ispirazioni senza vincoli discografici o urgenze da seguire.

02 – I Sankta Kruco nascono come one man band di Sal Kruco. Oggi sono una band a tutti gli effetti. Cosa ti ha spinto a questo cambiamento? Cosa ha significato per l’economia della band?
In verità lo siamo ancora perchè la scrittura dei brani la seguo esclusivamente io, ma per suonare dal vivo ci vuole necessariamente una band, anche se di questi tempi non è semplice incontrarsi. Lord, Isaak e JB sono comunque dei grandi professionisti sui quali posso sempre contare. Poi non posso dimenticare Elemiah, colei che traduce le mie canzoni in aramaico e latino antico, una strega rumena alla quale ho dedicato un brano di Glacialis e che ormai fa parte della band a pieno titolo.

03 – Cosa rappresenta Sidereal? Quali vibrazioni hai voluto trasmettere con questo nuovo lavoro?
Sidereal è un disco nato quasi per caso. Non pensavo che Glacialis avrebbe avuto in seguito, ma tutti gli accadimenti degli ultimi anni mi hanno fatto pensare e scivere molto, Come ho riportato in copertina è un disco senza luce e credo che questo si avverta.

04 – Quali sono le tematiche trattate? Dietro Sidereal si nasconde una sorta di concept oppure i temi trattati sono diversi da canzone a canzone?
I temi ruotano sempre intorno al rispetto per la Madre Terra che noi abbiamo tradito. La sua vendetta era inevitabile e ne stiamo pagando le conseguenze. La opener "Primo igne, in fine hominis" è uscita poco prima della pandemia come singolo ed è stata profetica. Si parla di un fuoco purificatore col quale la natura si sarebbe liberata di noi. Non ci stiamo andando troppo lontani, ma ormai il progresso è inarrestabile e nessuno pensa davvero alle prossime generazioni. Espiazyone parla evidentemente dei peccati che dobbiamo scontare, Ode à Cassandra e Autumna sono veri e propri omaggi alla Madre Terra, mentre Sidereal è la canzone simbolo dell'album e per questo ho voluto cantarla in inglese, così da renderla comprensibile a tutti.

05 – Musicalmente cosa è che ispira la musica dei Sankta Kruco? Quali band hanno in qualche modo influenzato il tuo processo compositivo?
Siamo tutti figli dei Black Sabbath, dei riff immortali di quel genio di Iommi, ma certamente non posso non citare i Candlemass e i Type o Negative, entrambe band che hanno influenzato il mio percorso artistico e delle quali non posso fare a meno.

06 – Quali sono le maggiori differenze che contraddistinguono un lavoro come Sidereal dal precedente Glacialis?
Glacialis è un vero concept album, mentre scrivevo una canzone sapevo già cosa avrei trattato nella successiva. Sidereal invece è figlio della pandemia, ogni brano è nato in isolamente e spesso abbiamo registrato senza vederci. Non credevo che poi lo avrei amato così tanto, soprattutto non mi potevo immaginare che sarebbe stato apprezzato anche dai critici musicali più intransigenti.

07 – A due anni dalla pandemia quale idee ti siete fatto? E quanto ha impattato sulla tua vita e su quella degli altri componenti?
Sono molto pessimista. Non si riesce più a organizzare niente, la gente è spaventata e non so se la nostra generazione ne uscirà davvero a breve. Per fortuna mi sono tolte molte soddisfazioni live nella vita precedente e posso dire la stessa cosa per i miei compagni che sono professionisti e riescono a vivere di musica grazie all'insegnamento.

08 – Qual è secondo te, il potenziale audience che potrebbe apprezzare un lavoro complesso come “Sidereal”? E cosa diresti a chi sta leggendo questa intervista per invogliarlo al suo ascolto?
La parte bella di questo progetto è che non abbiamo nessuna aspettativa. La pagina facebook è seguita da 5mila ragazzi che ci supportano e promuovono la nostra musica nei loro paesi. Siamo una famiglia che da varie parti del mondo condivide l'amore per la natura e per la musica pesante. Chi può si compra il disco fisico, chi non se lo può permettere lo avrà counque in digitale.

09 – Come pensi di promuovere Sidereal? Pandemia permettendo, stai pianificando delle date?
Come dicevo prima, la pagina ha 10 amministratori che provengono da varie parti del mondo. Loro promuovono i nostri video e le canzoni. Poi ovviamente siamo seguiti dalla Ghost Record Label che con noi ha fatto un lavoro fantastico. Sidereal è stato nominato da una radio belga come secondo miglior album del 2021 e questo solo grazie alla promozione della nostra casa discografica che è radicata un pò ovunque. Per la date siamo ancora fermi. Prima della pandemia dovevamo partire per la Germania, ma poi il mondo è cambiato e fare programmazione adesso sarebbe solo un suicidio. Aspettiamo e produciamo, non si può fare altro.

10 – A te l’ultima parola…
Vi ringraziamo per lo spazio e per le belle parole che avete speso per il nostro nuovo album, la musica sta andando verso una deriva terribile, ma per fortuna ci sono ancora realtà come le vostre che ci spingono a creare e a non mollare tutto.


Intervista a cura di John Preck

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