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YASNA "Twilight Of The Idols" (Recensione)

Full-length, Nova Era Records
(2021)

Gli Yasna sono una progressive metal band italiana formatasi nel 2017 dal chitarrista Andrea Magrofuoco. Subito dopo entrano a far parte della formazione il cantante Davide De Stefano e il batterista Simone Bombaci. La line-up si completerà poi con l'ingresso nella band del chitarrista  Alfredo Cavalieri e del bassista Armando Fiorello. Questo loro album di debutto, intitolato “Twilight of Idols", esce in questo mese di novembre per Nova Era Records, e ci offre una band già molto interessante e promettente. Innanzitutto il concept lirico del disco è davvero intrigante e parla, citando la biografia in mio possesso, di questo: "Il percorso, pensieri e ansie dell'Uomo che sta per diventare il Superuomo: l'Ãœbermensch Zarathustra, descritto nella filosofia di F.Nietzsche. Il percorso passa dall'affidarsi ad un creatore che è una figura eterna e superiore, all'accettazione di una realtà circolare, fino a giungere ad una ripetizione senza fine. Il conseguente vuoto porta ai tumulti una mente disturbata, nonché alle sue battaglie interiori; rifiutando tutti gli Idoli con la consapevolezza di essere unici e indipendenti".

Ora passiamo alla musica. La band propone un progressive metal che ha il grande pregio di non ricordare nessuna band in particolare. Per intenderci, non siamo al cospetto dei soliti emuli dei Dream Theater e compagnia bella, ma di una band che attinge anche da territori molto tosti come il thrash e il groove metal, il tutto miscelato ad un sano heavy metal sia di vecchia che nuova concezione. Il disco si apre con la breve "31:8", che funge quasi da introduzione all'album. Si parte quindi davvero con la dura e trascinante "Humankind’s Prerogative", pezzo che mette in mostra le qualità tecnico-compositive dei Nostri ed una voce che mi ha colpito particolarmente. Infatti il cantante Davide Di Stefano è un cantante con gli attributi, capace di fare ciò che vuole con la sua ugola, dotata di espressività, estensione e anche di una propensione verso territori grintosi davvero interessante. Lui è un vero mattatore, ma anche gli altri musicisti non sono da meno.

Il concetto di progressive metal espresso dagli Yasna è personale e la band si diverte a giocare con molti cambi di ritmo e di atmosfera all'interno dei brani. Prendete un pezzo come "Into the Battle" ad esempio, dove la band non si adagia mai su soluzioni semplici, ma cerca di aprirsi verso svariati temi e con un finale inaspettato dove le chitarre emozionano sia in sede ritmica che solista. Un grandissimo brano. Da evidenziare anche l'ottimo lavoro svolto in sede di produzione del suono. Un sound che è letteralmente esplosivo e che mette anche in risalto l'ottimo lavoro del bassista Armando Fiorello, il quale si ritaglia abbondanti spazi per far valere il suo strumento e la particolare distorsione che ha applicato a questo, davvero potente. Quanto dico lo potete udire in tutto l'album, ma l'intricata e pesante "Circular Reality" vi chiarirà le idee su quanto sto dicendo. Questo è un altro brano da mettere sul podio, forse meno immediato dei precedent ie sorretto da ritmi di batteria sincopati. Ritmi simili li ritroveremo anche nell'apertura della successiva "Twilight of Idols", che sembra uscita da un album dei Symphony X, almeno nella prima parte, ma questo paragone sarebbe riduttivo, perchè la band dimostra di avere inglobato anche molte influenze da parte di certo rock alternativo, e ciò che ne esce è un ipotetico mix tra thrash metal moderno e hard rock. In questo brano il basso e la batteria sono instancabili e davvero sugli scudi. E' un pezzo che va assimilato per bene, ma una volta che ne avrete assorbito le varie fasi e i tanti ingredienti, vedrete che lo amerete. Comunque un pezzo potentissimo e con un finale da headbanging selvaggio.

"Void Inside" sia apre omaggiando sia il caro, vecchio heavy metal, con un bel duello di chitarre soliste gemelle, ma anche certo death metal melodico, volendo. Successivamente la band ci porta sulle giostre, facendoci fare un giro imprevedibile di montagne russe attraverso meandri oscuri come mai era successo in precedenza. Un brano che non si ferma però solo a questo, ma che mi ha spiazzato per il suo alone dark e opprimente. In chiusura abbiamo due pezzi ottimi: "Howling Mind" e "Animal Shape", entrambi complessi ed elaborati, ma sempre curati fino al limite. 
In conclusione, questo è un album semplicemente di livello altissimo. Un consiglio che posso darvi è questo: leggete il concept lirico e poi ascoltate molte volte il disco prima di formulare giudizi. Sono troppi gli elementi messi a disposizione dell'ascoltatore per poter trattare frettolosamente questo album. Un disco semplicemente ottimo e che sancisce che l'Italia metal ha qualità, personalità e...le palle.

Sergio Vinci
Voto: 80/100

Tracklist:
1. 31:8
2. Humankind’s Prerogative
3. Into the Battle
4. Circular Reality
5. Twilight of Idols
6. Void Inside
7. Howling Mind
8. Animal Shape

Line-up:
Davide De Stefano - Voce
Andrea Magrofuoco - Chitarra
Alfredo Cavalieri - Chitarra
Armando Fiorello - Basso
Simone Bombaci - Batteria

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