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NEKROMANTHEON "Visions of Trismegistos" (Recensione)


Full-length, Indie Recordings
(2021)

Arrivano dalla Norvegia i Nekromantheon (Kolbotn). e suonano del fottuto thrash metal. Cattivo, urticante, tecnico e brutale. Cosa rimarrebbe ancora da dire su questa band? In realtà avrei già detto tutto, ma proseguiamo e cerchiamo di capire meglio di chi stiamo parlando. I Nekromantheon nascono nel 2005, ma fino ad oggi non sono stati molto prolifici. In totale hanno fatto uscire tre full-length, se escludiamo altre uscite "minori". In particolare, c'è da rimarcare il lungo lasso di tempo intercorso tra il precedente, ottimo, "Rise, Vulcan Spectre" e quest'ultimo "Visions of Trismegistos", ovvero nove anni! Ma l'attesa è stata ripagata? A mio avviso sì, anche se reputo che il precedente album finora sia il meglio riuscito della loro carriera.

Intendiamoci, questo album spazza via come una manata in faccia di Bud Spencer il 90% delle produzioni thrash degli ultimi anni. I Nekromantheon hanno una cattiveria e una oscurità che tanti altri loro colleghi si sognano. Loro prendono spunto da quel thrash/black/death metal caro ai vecchi Kreator, Slayer, Destruction e Possessed e lo fanno apportando la loro personalità e la loro competenza strumentale. Non hanno bisogno di scopiazzare senza personalità, ma evidentemente hanno capito che il vero thrash metal, talvolta sporcato di death metal vecchia scuola (tipo Possessed, appunto) deve fare male, e loro fanno male sul serio. 

La band è formata dal cantante e bassista Sindre Solem, dal chitarrista Arild Myren Torp (entrambi fanno parte anche dei death metallers Obliteration) e infine dal batterista Christian "Kick" Holm. Questi tre ragazzi iniziano l'opera senza molti preamboli o complimenti con la title track, "The Visions of Trismegistos" e subito sono chiare molte cose. La produzione è old school e riesce a ricreare l'Inferno sonoro che si respirava nel thrash metal più estremo degli anni Ottanta. La voce di Sindre Solem è incazzata davvero, ben riverberata, e la batteria ha un suono caldo e naturale. Le chitarre sono taglienti come rasoi e i riff sono un qualcosa che rasenta la perfezione per chiunque ami questo tipo di thrash metal. In tutto questo c'è da dire che la band riesce a far valere alla grande le proprie doti tecniche, con cambi di tempo, di velocità e viene a galla una costruzione dei brani sì votata alla violenza, ma anche molto ben pensata e dall'alto tasso tecnico. Le chitarre, insomma, fanno la parte del leone, ma è l'insieme che vi travolgerà come un treno impazzito.

Non voglio citare nessun brano di proposito, perchè questo album è un piccolo gioiello da avere e basta, da studiare e da cui prendere spunto per chiunque voglia suonare thrash metal alla vecchia maniera. "Visions of Trismegistos" si candida come disco thrash degli ultimi cinque anni almeno. Credo che nessuno, allo stato attuale, suoni con tanta foga e personalità, quindi potete tranquillamente procedere all'acquisto a scatola chiusa, cari thrashers degni di questo nome!

Sergio Vinci
Voto: 75/100

Tracklist:
1. The Visions of Trismegistos 
2. Seven Rulers of Fate 
3. Faustian Rites 
4. Neptune Descent 
5. Scorched Death 
6. Dead Temples 
7. Thanatos 
8. Zealot Reign 

DURATA TOTALE: 32:44

Line-up:
Sindre Solem: Bass, Vocals (backing)
Christian "Kick" Holm: Drums
Arild "Arse" Myren Torp: Guitars, Vocals

Weblinks:
Bandcamp

LINK VIDEO RECENSIONE: 
https://youtu.be/md5Dx9rZqtA

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