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LAST DAYS OF HUMANITY "Horrific Compositions of Decomposition" (Recensione)


Rotten Roll Rex 
(2021) 

Dopo 15 anni, ecco tornare sulle scene i Last Days Of Humanity, una delle band più caratteristicamente estreme dell'intera scena goregrind. Reso famoso (almeno per il sottoscritto) da un bellissimo video in cui i brani venivano suonati dai protagonisti di Sesame Street, il gruppo olandese si è saputo distinguere, in un ambito di estrema violenza sonora, per essere una delle realtà più estreme e marce che siano mai esistite.

Esattamente, poche cose si avvicinano al puro caos sonoro come i loro album, tutto è studiato in ogni minimo dettaglio proprio per rendere l'idea di un vero e proprio tsunami di frattaglie dentro cui affogare. Le chitarre hanno un suono cupo e zanzaroso, dal tocco mai troppo tecnico e dal riffing che alterna intemperanze crust/punk al tremolo picking da frullatore. Le parti vocali...beh, non credo si possa parlare proprio di parti vocali, in quanto tutto è affidato a pesanti dosi di distorsione ed harmonizer che trasformano la voce in gorgoglii che nemmeno il lavabo del mio bagno. Infine le parti di batteria, veloci, schegge, blast beat a non finire senza troppi complimenti. Un solo appunto: io rimpiango molto il suono da latta sfondata che aveva il rullante sul precedente “Putrefaction in progress”, davvero inarrivabile per potenza sonora.

Le composizioni, com'è facile intuire, sono sempre state abbastanza lineari e semplici, in linea con il goregrind più punkettaro e con poche pretese, tutt'altro che ragionate, o meglio ragionate per sembrare proprio poco ragionate ed assolutamente istintive e caotiche come un disastro naturale. Anzi, da questo punto di vista il nuovo lavoro sembra essere un pochino più intelligibile ed elaborato, ma non è detto che sia un bene per un gruppo che punta tutto sul feeling complessivo. I loro dischi, nel bene e nel male, assomigliano ad un calderone di polenta, da servire a mestolate tutte ugualmente buone ed identiche tra loro.

Non è facile farsi distinguere in un ambito come quello goregrind, ed i Last Days Of Humanity ci riescono perfettamente; ma rimangono comunque una band che fa bene ascoltare ogni tanto per spurgare le arterie, ma sempre senza esagerare per non farle esplodere del tutto.

Fulvio Ermete
Voto: 74/100

Tracklist:
01. Hematopoietic System Tissue And Lymphoid Fail
02. Molecular Shutdown Of The Hematopoietic Cells
03. Within The Putrefying Realms Of Clinical Pathology
04. Structural Alterations Of Morphological Cell Changes From Within
05. Roots Of Pathos 00:51
06. Sickening Analysis Of Reeking Body Fluids And Tissues
07. Malignant Melanoma Disorder By Excisional Biopsy
08. Diagnostic Statistical Mental Disorders
09. Visual Representations Of General Pathology
10. Coagulative Necrosis
11. Mass Chromatography
12. Molecular Pathological Epidemiology Of Colorectal Neoplasia
13. Distinguishing Between Validuty And Utility Of Psychiatric Diagoses
14. Nonculture Molecular Techniques For Diagnosis Of Bacterial Infections
15. Brachio Proctic Defloration In Septic Atrophy
16. Tumorous Parenchyma Of Red Corpuscles
17. Running Through The Blood (Fear Of God)
18. Dark Pathways Of Specific Pathogens And Mental Disorders
19. Cellular Destruction Under The Eyes Of The Cytopatholgist
20. Partial Remains Under Post-Mortem Examination
21. Putrid Emphysema In Hypodermic Tissue
22. Fusing Symblepharon
23. A Dive In The Primordical Swamp Of Human Putrefaction
24. Cringe In Repulsion
25. Examination Of Reeking Putrifying Organs, Tissues, Body Fluids
26. Principles Of Pathology
27. Six Distinctive Morphological Patterns Of Necrosis
28. Ciotus Analis And Defloration
29. Coagulative Myocytolysis Degeneration Of The Myocardium
30. A Specific Pattern Of Irreversible Fibrinoid Necrosis
31. In Myocardial Infarction
32. Disruption Of Partial Adipocerous Derma
33. Analyzing The Clinical Adnormalities Of Rigor Mortis

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