KANONENFIEBER "Menschenmühle" (Recensione)
Noisebringer Records
(2021)
Sarà l'effetto delle varie ricorrenze succedutesi negli ultimi anni, ma in epoca recente abbiamo avuto un buon numero di gruppi dediti alla rievocazione degli orrori della Grande Guerra. In effetti la seconda guerra mondiale, con i suoi lager e stermini di massa, ha da sempre un pò monopolizzato l'attenzione delle rievocazioni storiche metal, ma in realtà, dal punto di vista del fantaccino (soprattutto occidentale), niente ha mai superato gli orrori della trincea del 1914/1918.
I kanonenfieber - un termine tedesco che si riferisce alla paura dei nuovi coscritti sul campo di battaglia - vengono ovviamente dalla Germania e si dedicano anima e strumenti alla ricostruzione degli orrori e dei drammi vissuti dai militari durante quel disastroso evento bellico. Di loro si sa ben poco, anche se ci tengono a farci sapere che il lavoro è storicamente accurato e che si basa su elementi fattuali relativi alla vita dei soldati dell'epoca, a cominciare dalla bellissima e terrificante copertina. I loro intenti sono affidati ad un black metal poliedrico, epico e feroce, tanto indiscutibilmente legato alle origini del genere quanto lontano dalla ortodossia stilistica e concettuale degli albori della seconda wave. Il taglio delle chitarre è gelido e chirurgico, la produzione nitida e quasi industriale, non mancano frequenti incursioni death e doom, caratteristica cui siamo ormai abituati.
Non mancano ovviamente i blast beat, ma il lavoro viaggia attraverso continui cambi di tempo e non rifugge mai dall'afflato melodico ed epico. Pur non essendo tecnicamente virtuosistiche, le composizioni sono elaborate: non mancano le melodie di facile presa e le atmosfere gotiche, rese dal canonico tremolo picking anche nei momenti più stentorei, ma l'andamento è in continua evoluzione e a tratti progressivo. Menzione speciale per l'interpretazione vocale, rauca e multiforme, nonché potentissima, rigorosamente in tedesco, indubbiamente la lingua degli orrori: non comprendo una sola parola, ma è come se avessi capito tutto. Mi chiedo quanto una band dall'identita' così fortemente definita possa essere longeva, sulla lunga distanza, ma al momento siamo davanti ad un probabile ingresso nella top ten estrema di questo comunque ancora disgraziato 2021.
Fulvio Ermete
Voto 76/100
1. Die Feuertaufe
2. Dicke Bertha
3. Die Schlacht bei Tannenberg
4. Der letzte Flug
5. Grabenlieder
6. Grabenkampf
7. Ins Niemandsland
8. Unterstandsangst
9. Verscharrt und Ungerühmt
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