DAMPYR #252 "La regina di Babilonia" (Recensione)
Soggetto: Boselli Mauro
Sceneggiatura: Boselli Mauro
Disegni: Longo Fabrizio
Copertina: Riboldi Enea
Uscita: 04/03/2021
Questo mese torna il decano Boselli dietro la regia ed imbastisce una delle sue storie intricate ed avvincenti. L’autore maneggia molto bene la materia Dampyr, conosce a fondo il suo universo e questo gli permette di costruire storie in cui, in base alle esigenze narrative, fa ricomparire vecchie figure, personaggi marginali, che all’occorrenza tornano utili per la costruzione di nuove trame. In questo numero troviamo una serie di personaggi le cui vicende si intrecciano sul piano metafisico, l’altra parte, l’inferno. E questo perché torna protagonista l’acerrimo nemico del Dampyr, il Duca Nergal, capo del servizio segreto infernale.
Come tutti sappiamo Nergal è stato sconfitto ed oggi il suo corpo è un involucro vuoto. Allora come fa a tornare protagonista? Semplice, questa storia, oltre ad essere un thriller avvincente, in cui, come dicevo, entrano in gioco le alte sfere infernali, è allo stesso tempo una storia d’amore. È la storia di un antico amore di Nergal, una donna conosciuta nell’antichità come Ereshkigal, dea del mondo degli inferi nella mitologia sumera e sposa di Nergal, dio mesopotamico della morte. Questa donna, amata e poi messa da parte dal potente duca, è una non-morta a cui Nergal ha concesso la libertà e dei poteri maggiori rispetto ad un normale non-morto. Lei è decisa a vendicare la morte del suo amore eterno e allo stesso vuole che lui torni in vita. Per farlo rapisce Abraham Stern, un baal shem, ossia un ebreo che conosce il potere della Cabala e lo usa a fini pratici e materiali. Attraverso la magia cabalistica la donna vuole quindi perseguire il suo scopo. L’azione di Ereshkigal scatena una serie di reazioni a catena nelle sfere infernali che in qualche modo impattano anche sul Teatro dei passi perduti. L’intreccio che si viene a creare ci fa tornare a far visita anche presso la Scuola Nera (speciale n. 9), dove si tramano alleanze e trabocchetti per il cambiamento di importanti equilibri.
La storia è avvincente nella migliore tradizione dampyriana. Sicuramente il prologo della storia fa pensare ad una donna dai poteri straordinari, per riuscire ad entrare nella dimore di Nergal e rapirne il corpo. Scoprire che è una semplice non morta, anche se con qualche potere in più, lascia un po’ perplessi. Ma al di là di questa forzatura (almeno per chi scrive), la storia scorre molto bene ed è interessante l’intreccio degli eventi che si sviluppa nell’arco della storia, e che alla fine lascia aperte diverse tracce per future trame. Inoltre si fanno scoperte interessanti, come la protezione che sempre più ha Harlan da parte delle alte sfere infernali, come se il Dampyr rappresentasse un punto di equilibrio tra le forze sovrumane che governano e si combattono, sia sul territorio terrestre, che nell’al di là . Per quanto riguarda l’aspetto grafico, è sicuramente da menzionare l’alta qualità delle tavole di Fabrizio Longo. Ma è da sottolineare quanto in genere siano notevoli i disegni che mese dopo mese ci accompagnano, quindi questo mese abbiamo l’ennesima conferma di un fumetto di qualità sia dal punto di visto del disegno che della trama.
John Preck
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