INSIDIOUS DISEASE "After Death" (Recensione)
Full-length, Nuclear Blast
(2020)
Questi Insidious Disease sono una novità per me, sono curioso di ascoltarli. Innanzitutto provengono dalla Norvegia e scopro essere attivi dal duemiladieci. L'album in questione è "After Death", comprende dieci brani ed è uscito sul mercato da pochi giorni.
Si parte con "Soul Excavation" che mostra subito un sound tagliente ed oscuro al punto giusto. Mr. Groo alla voce infila nelle nostre orecchie un growl acido ma anche profondo all'occorrenza. Bella botta per essere un pezzo apripista. "Betrayer" si distacca dalla traccia precedente per un drumming più fantasioso ed interessanti cambi di tempo. La carica c'è ma questo è fondamentale per una proposta a base di Death Metal. Arriviamo al terzo pezzo, "Divine Fire" giunge come una mazzata pazzesca sui nostri corpi indifesi. Si percepisce il gusto per il male gratuito e spietato. "Unguided Immortality" comincia cadenzata e minacciosa, quindi si trasforma in una selvaggia cavalcata che scorre a meraviglia. I soli di chitarra sono per fortuna misurati ed il tutto suona compatto.
È il momento di "Invisible War" ed il growl si fa più cupo all'inizio. Quindi il cantato torna ad inacidirsi ma assistiamo in generale ad un orribile scenario di sangue. "Born Into Bondage" suona sofferta, quindi prosegue con un crescendo interessantissimo. La band è affiatata ai massimi livelli e qui centra in pieno l'obiettivo. Quart'uitima traccia segnata dalla Batteria di Tony Laureano che sa come rendere "Enforces Of The Plague" dannatamente catchy. Il suo modo di suonare colpisce per potenza e scioltezza. I riff di Chitarra invece sono azzeccati e mai invadenti. "An End With The World" è un passaporto per la brutalità che il combo prende volentieri, sapendo di dover rallentare ogni tanto per affondare il colpo mortale al momento giusto. "Nefarious Atonement" è ruvida e lacerante nell'approccio. L'aria diviene irrespirabile come una cappa che incombe su poveri soggetti predestinati.
Ultimo pezzo della tracklist dal titolo "Secret Sorcery". Infierisce il growling sotto forma di efferata violenza, il muro delle Chitarre disegna un'atmosfera pericolosa ed il Basso di Shane Embury ci scuote con la solita efficacia. In conclusione, faccio i complimenti al quintetto di Oslo per aver portato un'indubbia ventata di freschezza in un genere musicale da me sempre prediletto.
Andrea Bottoni
Voto 85/100
1. Soul Excavation
2. Betrayer
3. Divine Fire
4. Unguided Immortality
5. Invisible War
6. Born into Bondage
7. Enforcers of the Plague
8. An End Date With the World
9. Nefarious Atonement
10. Secret Sorcery
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