BENEDICTION "Scriptures" (Recensione)
Full-length, Nuclear Blast
(2020)
Di Death Metal si tratta, questo lo capisco dalle prime battute. Dritto, sparato in faccia e non eccessivamente brutale. I Benediction sventolano la bandiera del genere Death dal lontano millenovecentonovanta e a conti fatti mantengono una certa coerenza stilistica. "Iterations Of I" è quanto di più lineare ed incisivo ci si possa aspettare da una traccia di apertura. Quindi "Scriptures In Scarlet" viaggia sullo stesso binario, non regalandoci sorprese. Apprezzo la ritmica quadrata e serrata da cavalcata Rock&Roll.
Andiamo avanti con "The Crocked Man", ci sono dei rallentamenti che danno modo di spezzare la linea di continuità finora ascoltata. Il pezzo riprende ad accelerare sul finale e lascia un discreto segno. "Stormcrow" è più massiccia e graffiante nel suo incedere ma non disdegna la velocità nelle ripartenze. "Progenitors Of A New Paradigm" sembra un pezzo diverso nell'approccio e così è. Il cantato di Dave Ingram è più declamatorio, gli affondi di chitarra risultano precisi ma non strabordanti di pesantezza. Il sesto brano della tracklist ci porta a "Rabid Carnality", aumenta l'intensità in termini di velocità e si torna sulla carreggiata del Death Metal selvaggio. Abbiamo però la sorpresa del breve assolo chitarristico. "In Our Hands, The Scars" non si discosta dalla linea musicale della band, a parte un growl più marcato ed un basso che si fa sentire maggiormente. "Tear Of These Wings" attacca con una beffarda risata in sottofondo, poi ci butta addosso suoni belli pesanti. Un apprezzabile riff di chitarra accompagna il pezzo verso uno stacco più veloce. "Embrace The Kill" ha un taglio puramente Death, con un growl ispirato che rimanda al glorioso passato. "Neverwhen" è violenta ed essenziale nello stile, denota altresi' una ritmica gelida e sinistra. Il penultimo brano "The Blight At The End" è sempre sullo stesso terreno Death ma con una certa monotonia di fondo.
Il disco si chiude con "We Are Legion" che è un riassunto delle coordinate attuali del gruppo inglese. Perciò Death Metal essenziale vecchia maniera, senza un briciolo di novità che possa emozionarci davvero. Giunto al termine del viaggio nelle scritture dei Benediction, non rimango con impressioni particolarmente positive. "Scriptures" è un album suonato a dovere, senza avere però la capacità di accendere la nostra fantasia. Gli anni passano anche per loro, i Benediction non sono più in grado di stupire e magari conquistare nuovi fans.
Andrea Bottoni
Voto 60/100
1. Iterations of I
2. Scriptures in Scarlet
3. The Crooked Man
4. Stormcrow
5. Progenitors of a New Paradigm
6. Rabid Carnality
7. In Our Hands, the Scars
8. Tear Off These Wings
9. Embrace the Kill
10. Neverwhen
11. The Blight at the End
12. We Are Legion
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