SACRILEGE "The Court of the Insane" (Recensione)
Full-length, Pure Underground Records
(2019)
Per chi non li conoscesse, i Sacrilege (nome con cui potrete trovare una miriade di band) sono inglesi, hanno vissuto la prima ondata della NWOBHM, ma sono arrivati al debutto ufficiale solo nel 2012 e da quel momento non si sono più fermati. Questo è il suo settimo album, tra riproposizioni di brani storici e nuovi composizioni. “The Court Of The Insane” è un concentrato di arcigno classico heavy metal, e non ci potevamo aspettare altro dalla band. I brani sono tutti ben costruiti, ed a parte la conclusiva “Ride Free” piuttosto insipida, tutte le altre riescono ad essere interessanti all’ascolto.
I nostri variano nella loro proposta, passando da classiche cavalcate heavy come l’iniziale “Celestial City” e riuscendo ad essere epici in brani come la traccia eponima, davvero potente! “Lies” è la traccia migliore del lotto, canzone molto ben costruita, con un ritornello notevole da cantare a squarciagola. La proposta si fa interessante quando i Sacrilege mischiano con sapienza elementi di classico heavy a soluzioni più oscure come in “Bring Out Your Dead”. Non sempre i riffs sono centrati, soprattutto quando vengono usati giri un po’ scontati, ma nell’insieme riescono a suonare bene, senza far scadere nella noia i brani. La voce si destreggia in tonalità medie, trovando sempre le giuste linee vocali, dando qualcosa ai brani che altrimenti potrebbero perdersi in giri non particolarmente esaltanti. Con “No Bequeath” portano il loro sound su lidi più complessi, in un mix di potenza heavy e toni epici, su cui la voce riesce a tessere linee di sicura presa. Riescono a fare centro anche con ritmiche più lente come in “Unhinged Mind”, pezzo dal forte sapore doom, con linee di tastiere ad accentuare l’anima della musica proposta. Pezzo di notevole profondità !
L’ultimo sussulto lo lasciano alla trascinante “I can hear the silence”, classica cavalcata che ci riporta di prepotenza negli eighties. Energia a profusione! Quello che emerge da questi solchi è la passione e la professionalità di chi ha vissuto in prima persona la nascita dell’heavy metal ed è tornato per chiudere un cerchio rimasto prematuramente aperto. I Sacrilege non inventano niente, restano legati al loro passato, ma nonostante questo riescono a tirare fuori un album di arcigno heavy metal, che si fa ascolta molto volentieri. “The court of the silence” è destinato a tutti gli amanti dell’heavy metal più classico, i quali troveranno sicuro giovamento dall’ascolto di questo album.
Recensione a cura di John Preck
Voto: 70/100
1. Celestial City
2. Lies
3. The Court of the Insane
4. Bring Out Your Dead
5. Depression
6. No Bequeath
7. The Prophet
8. Unhinged Mind
9. I Can Hear the Silence
10. Ride Free
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