ANNIHILATOR "Ballistic, Sadistic" (Recensione)
Full-length, Silver Lining Music
(2020)
Gli Annihilator del mastermind Jeff Waters arrivano con "Ballistic, Sadistic" all’invidiabile cifra di diciassette album in oltre trent’anni di carriera. Il loro percorso è stato tortuoso fin dall’inizio con un turnover incredibile di musicisti con il solo Jeff a rivestire il ruolo di timoniere. Per questo possiamo affermare che la band è l’emanazione artistica del suo leader. Gli Annihilator targati 2020 continuano quel percorso musicale che li ha contraddistinti per tutto il nuovo millennio, fatto di tanti riff, spesso molto belli, a volte meno, alta velocità, passaggi tecnici notevoli, assoli di Jeff sempre di pregevole fattura. In più il leader tutto fare oramai si è riappropriato del microfono e ci mette tutto l’impegno possibile per risultare credibile. Questa in effetti è la sua migliore prova di sempre dietro il microfono! A dirla tutta non fa rimpiangere la mancanza di un singer di ruolo. Per chi scrive, conoscitore dell’intera discografia dei nostri, Ballistic, Sadistic è il uno dei migliori album in assoluto degli Annihilator, in cui tutto è al posto giusto. I suoni sono potenti, corposi, i pezzi sono tutti validi, non ci sono filler, Jeff ha tirato fuori dal cilindro un album thrash metal con gli attributi. E scusatemi se è poco al diciassettesimo lavoro!
Già dall’iniziale “Armed To The Teeth” veniamo travolti da un poderoso thrash metal, caratterizzato da un’ alta dinamicità e fluidità, capace di farci saltare dalla sedia! E’ il classico inizio con il botto, e che botta! “The Attitude” con il suo inizio doom ci spiazza prima che la band innesca il turbo e ci propina un altro pezzo ad alto tasso adrenalinico, in cui a spiccare sono alcuni riff dall’alta qualità tecnica ed un solos di notevole fattura. “Psycho Ward” ci regala uno dei momenti più accessibili dell’album con delle linee vocali che già dal primo ascolto ti si ficcano dritti nella testa. E questa è la conferma della gran qualità compositiva di Waters, capace di scrivere grandi riff e di avere una predilezione nella costruzione di linee vocali importanti. Sentite che inizio che ha “I Am Warfare”, violento e tecnico a cui fa seguito una voce malefica ed un ritornello spaziale. E’un thrash iper tecnico, violento, diretto con un solos fantastico.
“Out With The Garbage” segue il pezzo precedente nel suo ipertecnicismo a velocità supersonica. E quando pensi di trovare un po' di pace dopo due pezzi senza respiro ti ritrovi con “Dressed Up For Evil” a scuotere incessantemente la testa e non riesci a fermarla. Notevole! “Riot” è l’ennesima mazzata che non fa scendere affatto l’adrenalina, ma anzi ne aumenta ulteriormente il livello. Siamo al pezzo otto (One Wrong Move) e qui capiamo che Waters a questo giro l’ha fatta grossa, continuando a macinare riff su riff cantando con una verve pazzesca, fino a sorprenderci con un break centrale, un arpeggio che spezza il ritmo e ci fa sognare prima che il pezzo riprenda a macinare a tutta velocità. “Lip Service” allenta la tensione, con un riffing potente, ma dando più spazio al basso. Anche questo è un classico pezzo alla Annihilator. Il suo minutaggio più alto della media permette di espandere la musica verso altre direzioni con dei momenti meno pesanti. “The End Of The Lie” è il giusto finale, un pezzo veloce, tecnico, violento, senza compromessi.
“Out With The Garbage” segue il pezzo precedente nel suo ipertecnicismo a velocità supersonica. E quando pensi di trovare un po' di pace dopo due pezzi senza respiro ti ritrovi con “Dressed Up For Evil” a scuotere incessantemente la testa e non riesci a fermarla. Notevole! “Riot” è l’ennesima mazzata che non fa scendere affatto l’adrenalina, ma anzi ne aumenta ulteriormente il livello. Siamo al pezzo otto (One Wrong Move) e qui capiamo che Waters a questo giro l’ha fatta grossa, continuando a macinare riff su riff cantando con una verve pazzesca, fino a sorprenderci con un break centrale, un arpeggio che spezza il ritmo e ci fa sognare prima che il pezzo riprenda a macinare a tutta velocità. “Lip Service” allenta la tensione, con un riffing potente, ma dando più spazio al basso. Anche questo è un classico pezzo alla Annihilator. Il suo minutaggio più alto della media permette di espandere la musica verso altre direzioni con dei momenti meno pesanti. “The End Of The Lie” è il giusto finale, un pezzo veloce, tecnico, violento, senza compromessi.
E arrivati alla fine non ci resta che premere di nuovo play. Ballistic, Sadistic è un album notevole che già da adesso si candida ad essere tra le migliori uscite del 2020 in ambito thrash metal e non solo. Se i primi due album della band sono considerati capolavori metal a cui daremmo come voto 100, mi sento di dire che questo nuovo lavoro ha un voto che si avvicina a 90. E’indubbiamente una delle migliori uscite di sempre della band, quindi non mi resta che consigliarlo vivamente a tutti gli amanti del metal.
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