RADIO8 "Radio8" (Recensione)
EP, Independent
(2018)
Oggi ho il piacere di recensire un gruppo particolare, i Radio8, band di Frosinone. Nello specifico avrò a che fare con il loro primo Ep autoprodotto che prende il nome della band. Perché particolare?Perché nell’era del computer e delle commistioni musicali, loro mantengono salda la loro indole di amanti dell’hard-rock, del grunge / metal leggero e scanzonato. Puri e sanguigni ci regalano sei pezzi divertenti e ben suonati Facciamo ora le presentazioni della band e poi passiamo al mio track by track.
Formazione:
Devis / voce
Ezio / basso
Andrea / batteria
Enrico / chitarra
Lino / chitarra solista
1. Loser’s Victory
Chitarra, basso e batteria in primo piano, poi parte un solo di chitarra, voce molto ammiccante, un sound semplice, divertente e genuino, si sente la voglia di divertirsi e la passionalità che viene trasmessa da questa canzone è tanta. Il ritornello nella sua semplicità è quantomai geniale perché te lo senti addosso man mano che il brano procede.
2. Still Here
La chitarra parte ruvida seguita da una batteria tonda e massiccia, la voce è più aggressiva, un brano più compatto e “cattivo” del precedente. L’impatto sonoro di questo pezzo è davvero grande e non lascia delusi, inoltre sui tre minuti un’ottima combo basso e batteria che sfocia in bell' assolo di chitarra...mi sto davvero divertendo ad ascoltare questi ragazzi.
3. Lullaby
Il terzo brano parte con un ispirato arpeggio di chitarra seguito da un cantato caldo ed emozionale, ci si sente quasi cullati dal ritmo e dopo circa un minuto e quaranta secondi la culla nella quale riposavamo tranquilli viene ribaltata…. La chitarra parte carichissima seguita dalla batteria; un muro sonoro solido e massiccio da togliere il fiato, poi nuovamente i ritmi si abbassano e il brano si conclude. Lo dico già qui e subito, questo è il pezzo che mi è piaciuto di più.
4. Party
Allora, ci vogliamo divertire? Si, perché questo brano vuole dire proprio cosi! Un sound divertente, rimbalzante, tutto è fatto per portare l’ascoltatore a saltellare sulle sue note, un brano così non poteva mancare in un Ep come questo. Finalmente un pezzo allegro e scanzonato come ormai pochi sanno fare…
5. Radio Hate
La title track, e ragazzi quanto spinge! Le chitarre sono taglienti ed il ritornello è un martello, è geniale come si giochi sul nome della band prima con “Radio Eight” e poi con “Radio Hate” , un brano ridondante ricco di spunti e di facile ascolto.
6. Call Your Name
Ultimo, e pezzo più lungo di tutto il lavoro. Ottimo l’intro di basso e batteria, la voce è nuovamente calda ed accogliente, ma man mano che il brano procede aumenta l’aggressività ed il pezzo si carica e diventa sempre più roccioso e “cattivo”. La canzone viene letteralmente spaccata in due da un sontuoso assolo di chitarra, ed alla sua conclusione i ritmi si abbassano nuovamente fino a salire in modo vertiginoso verso la fine del la traccia.
CONCLUSIONI:
Tirando le somme, questa mezz’ora di ascolto mi ha davvero appassionato perché questo è un gruppo che suona per divertirsi e per divertire, la semplicità che trasuda da questo lavoro è disarmante consentendo un ascolto liscio e rilassato. I Radio8 mi sono piaciuti perché riescono a trasmettere davvero qualcosa a livello emozionale, esprimendo le loro idee senza fare delle robe pompose e cervellotiche ma con schiettezza e sincerità …dritti al punto!
Recensione a cura di Igor Gazza
Voto: 80/100
Tracklist:
1. Loser’s Victory2. Still Here
3. Lullaby
4. Party
5. Radio Hate
6. Call Your Name
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