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Doom Metal ad ampio respiro: ILIENSES TREE (Intervista)


Approdano al primo full-length i sardi Ilienses Tree, e lo fannno con un bell'elbum, che abbiamo evidenziato come HOT ALBUM, intitolato "Till Autumn Comes". Ne abbiamo parlato con la band.

1. Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine di Heavymetalmaniac.it. Per prima cosa vorrei sapere come mai avete impiegato ben sette anni per giungere al vostro esordio discografico. 
Ciao e grazie per averci concesso questo spazio e per la bella recensione fatta per il nostro "Till Autumn Comes". In realtà prima di questo full-length abbiamo pubblicato un demo EP autoprodotto dal titolo "2014 B.C." e un EP vero e proprio, nel 2017, dal titolo "EDDA". EDDA è stato pubblicato sempre con l'etichetta maltese Maculata Anima Rec che ha pubblicato anche Till Autumn Comes. 

2. Le canzoni che compongono Till Autumn Comes sono state scritte nei sette anni di vita della band oppure hanno avuto una gestazione più corta? 
Entrambe le cose. Blood è uno dei primi brani che abbiamo scritto ed era presente anche nella nostra demo. Col tempo l'abbiamo modificata e arrangiata sino alla versione definitiva che potete ascoltare in chiusura di Till Autumn Comes. Lower invece risale al periodo dell'EP EDDA (2017) ma la escludemmo in quanto fuori dalla tematiche del concept. EDDA infatti è un concept basato, come il titolo stesso suggerisce, sui miti nordici. Tutti gli altri brani sono stati composti e sviluppati in seguito. 

3. Ho trovato la vostra musica una versione estrema del doom metal, e le parti black metal credo siano una conferma di questa affermazione. Ci descrivete la vostra musica? Quali sono gli ingredienti che la compongono? 
Diciamo che nella tua domanda hai sostanzialmente già dato la risposta. Il nostro vuole essere un Doom Metal di ampio respiro, dove poter dare spazio a contaminazioni laddove servano per dare maggiore incisività agli stessi brani. Talvolta è il death o il black metal, ma anche l'heavy o il doom più classico, cercando sempre di dare i giusti spazi alle linee vocali e alle melodie. 

4. L’atmosfera e la creazione dei vostri pezzi sono molto ben strutturati e le parti ben amalgamate, si sente che c’è del gusto e ci sono delle ottime idee alla base. Mi piacerebbe sapere come scrivete i pezzi? 
Solitamente partiamo da delle idee scritte da qualcuno di noi, in generale siamo tutti coinvolti nella fase di scrittura dei brani. Una volta che il brano è un minimo strutturato, lo portiamo in sala prove e valutiamo assieme la sua qualità, modificandolo sin quando non siamo soddisfatti della sua efficacia. Il confronto assieme, in sala prove, è uno degli elementi fondamentali per il processo creativo dei nostri brani e ogni nostra canzone è figlia delle menti di tutti e cinque. Poi ovviamente ognuno di noi cura in particolare il proprio strumento, accettando consigli da parte degli altri. 

5. Si sentono diverse influenze all’interno dell’album, nonostante la base sia doom, c’è sempre quell’elemento black che rende i brani più dinamici. Chi di voi è l’appassionato di black che ad un certo punto del brano dice o propone di inserire le parti blastate? 
In realtà, ricollegandomi alla risposta precedente, la composizione dei brani avviene assieme e siamo tutti appassionati del metal estremo (ma anche quello classico, moderno, atmosferico... tutto insomma). Le parti più vicine alle atmosfere Black sono sempre frutto di ragionamenti collettivi e l'idea è quella di creare dinamicità nei brani cercando il più possibile di rimanere tuttavia vicini in quelli che possono essere i canoni del genere. 

6. Come pensate di far conoscere il vostro album? Pensate di fare delle date o di intraprendere una tourneè a supporto? 
Sicuramente ci piacerebbe pianificare delle date ma non credo si possa parlare di un vero e proprio tour. Il nostro desiderio è quello di riuscire a portare la nostra musica live fuori dalla Sardengna. Cercheremo di organizzare compatibilmente con le problematiche legate ai nostri trasporti e poi ci farebbe piacere riuscire a partecipare a qualche festival. Vediamo se riusciamo a convincere qualche organizzatore. 

7. Cosa pensate del metal italiano? Credete che oggi le nostre band possano rivaleggiare con quelle dei paesi più blasonati? Oppure credete che manchi ancora qualcosa? Ovviamente non mi riferisco alla qualità della musica (o non solo a quella), ma soprattutto a tutto quello che ruota intorno alla musica. 
Il Metal italiano, soprattutto in alcuni generi spesso considerati di nicchia, è sicuramente in crescita. La rivalità con altri paesi europei esiste, ma è soprattutto un problema culturale legato alla musica underground. In Italia ci sono pochi spazi, spostarsi con i propri strumenti ha costi elevati (soprattutto quando sei necessariamente vincolato ad un aereo) e l'attenzione della "società" verso la musica (e in generale delle forme artistiche) è spesso scarsa. Questo causa, come dire, una penalità in partenza rispetto ad altre realtà europee, dove la musica è vista in modo diverso. 

8. A voi l’ultima parola… 
Vi ringraziamo ancora per lo spazio concesso con questa intervista e per la recensione al nostro disco. Cogliamo l'occasione per ringraziare la nostra etichetta Maculata Anima Rec e Monica, la responsabile dell'ufficio stampa Infinity Heavy. Speriamo che tutti i Vostri lettori trovino curiosità nell'ascoltare il nostro disco e diano il loro feedback. A presto

Intervista a cura di John Preck

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