La filosofia del Male: PHILOSPHY OF EVIL (Intervista)
Philosophy of Evil è la filosofia del male, siamo convinti che la malvagità insita nell'uomo possa e debba essere studiata e compresa mediante gli schemi della filosofia. Il male, infatti, è in ognuno di noi ad un qualche livello, quindi capirlo è importante al fine di capire a fondo sé stessi. Inoltre l'acronimo è P.o.E., come lo scrittore E.A. Poe, che già nel '800 scriveva del male insito nell'uomo. Ovviamente molte tematiche da noi trattate traggono ispirazione dagli scritti di Poe e dalla letteratura del macabro
2) Quali band vi hanno ispirato e cosa vi ha portato all'attuale, personalissimo sound?
Le sonorità sono frutto di una commistione di ispirazioni: SOAD, Diablo Swing Orchestra, Arcturus, Mr. Bungle, Primus e la lista va avanti. Il sound attuale è frutto di un'attenta ricerca durata anni e siamo convinti andrà raffinandosi col tempo.
3) "Of Humanity And Other Odd Things" è il vostro nuovo album. C'è un messaggio all'interno di questo disco?
E di cosa trattano in generale i vostri testi? Questo album è un saggio, un modo di analizzare la natura dell'uomo e tutte le cose strane che gli girano attorno: dalla libertà personale (e la sua negazione) all'amore, dal desiderio di ricerca al problema della doppia personalità. Varie degenerazioni della natura umana che ci accompagnano sempre. Spesso nei nostri testi si parla di storie tragiche, talvolta cruente, che però si rivelano essere iperboli di condizioni piuttosto comuni per ognuno di noi.
4) Pensate che ci siano stati cambiamenti sostanziali nel vostro sound rispetto al passato?
E quali sono i più significativi? Rispetto al precedente lavoro studio, The Tell-Tale Heart, c'è stato un grosso lavoro di rifinitura dei suoni, che ben si è sposato con la crescente complessità armonica e ritmica dei brani. Inoltre abbiamo esplorato nuovi orizzonti arricchendo significativamente la palette di suoni a nostra disposizione.
5) Come sono stati finora i pareri riguardo "Of Humanity And Other Odd Things"?
Stiamo ricevendo moltissimi complimenti ed un'ottima risposta da parte del pubblico, forse anche grazie a due singoli che abbiamo corredato di splendidi videoclip: The City in The Sea e You're my Stream. Soprattutto abbiamo notato un pubblico estremamente eterogeneo, probabilmente proprio grazie alla commistione di più genere riusciamo ad avere appeal ad una vastità di persone con gusti fra loro molto dissimili.
6) Siete attivi sul fronte live? E quali sono i vostri prossimi appuntamenti?
Attualmente stiamo promuovendo il nostro disco sia sui social che live, attualmente abbiamo in programma tre date: l'11/01 al Factory di Verona in apertura ai New Way Out, il 25/01 al Dedolor di Rovellasca (CO) e il 15/02 al Fabemolle a Verona; ma abbiamo molti contatti e date che attendono conferma. Per rimanere aggiornati consigliamo di mettere mi piace alla nostra pagina Facebook dove vengono regolarmente publicate le date e, spesso, organizzati passaggi BlaBlaCar fra i fan non hanno disponibilità di trasporto autonomo o che semplicemente vogliono compagnia durante il viaggio.
7) Quali sono i vostri obiettivi per il futuro e quali obiettivi che vi eravate prefissati pensate di aver già raggiunto?
I nostri obbiettivi sono sempre alti e puntano all'eccellenza su tutti i fronti. Sicuramente abbiamo fatto passi da gigante, riconosciuti anche dalla critica, ma certamente i Poe non hanno smesso di crescere. Attualmente siamo al lavoro per migliorare l'esperienza live da parte del pubblico, oltre che aver già in cantiere alcune nuove storie da raccontare.
8) "Of Humanity And Other Odd Things" esce per Sheratan Records. Come siete arrivati a questo accordo con loro e come vi trovate?
Negli anni successivi all'uscita dell'EP eravamo pronti per tornare in studio e avevamo voglia di far crescere il progetto. Nel cercare un'etichetta che potesse aiutarci in questo è stata proprio Sheratan Records ad approcciarci e dopo un paio di riunioni con i gestori, Francesco Morri e Michele "Dr. Viossy" Vioni, è stata proprio la presenza di quest'ultimo a convincerci. La collaborazione è stata travagliata a causa di una serie di incomprensioni e fattori esterni ma alla fine, non facendoci fermare da nulla, siamo riusciti a dar vita ad un album di cui siamo estremamente fieri ed orgogliosi. Attualmente stiamo cercando una nuova label con cui collaborare in vita di una prossima uscita.
9) Domanda un po' generica... Cosa vi piace e cosa meno dell'attuale panorama musicale e cosa vorreste che cambiasse?
L'attuale panorama musicale è certamente molto saturo, ma la cosa non ci spaventa: forti della nostra diversità abbiamo sempre saputo trovare la nostra nicchia. La scena musicale sta sicuramente cambiando, sia per le band underground che per i Big della musica, lo si vede continuamente ed è spesso argomento di dialogo fra musicisti. La sfida ora è saper sfruttare le nuove opportunità a proprio vantaggio.
10) Come descrivereste un vostro live show?
Sicuramente show è la parola giusta: il nostro infatti non è solo un concerto, non siamo solo quattro persone su un palco che suonano, siamo invece quattro figure che vi accompagnano, e talvolta vi trascinano, in un mondo fuori dal tempo e da ogni luogo dove poter far rivivere la nostra musica davanti a voi e attorno a voi, con l'intenzione di mostrarvi ciò che spesso non volete stare a vedere, ma che sempre esiste, vive e cresce dentro di voi. La musica in sé per sé non è che una parte, seppur importante, del nostro lavoro di esegesi. 11) Se vi dessero l'opportunità di dividere il palco con una band famosa, con quale vi piacerebbe farlo? Fato ha voluto che condividessimo il palco con musicisti di alto calibro, quali Doyle (ex Misfits), Diablo Swing Orchestra e, gli ormai amici e compagni di oltretomba, Deathless Legacy. sicuramente ci piacerebbe condividere il palco con gli italianissimi Lacuna Coil, di cui apprezziamo particolarmente gli ultimi due lavori studio, e certamente anche gli Arcturus con i quali siamo certi di poter offrire nel complesso uno spettacolo davvero unico e coinvolgente.
Sicuramente show è la parola giusta: il nostro infatti non è solo un concerto, non siamo solo quattro persone su un palco che suonano, siamo invece quattro figure che vi accompagnano, e talvolta vi trascinano, in un mondo fuori dal tempo e da ogni luogo dove poter far rivivere la nostra musica davanti a voi e attorno a voi, con l'intenzione di mostrarvi ciò che spesso non volete stare a vedere, ma che sempre esiste, vive e cresce dentro di voi. La musica in sé per sé non è che una parte, seppur importante, del nostro lavoro di esegesi. 11) Se vi dessero l'opportunità di dividere il palco con una band famosa, con quale vi piacerebbe farlo? Fato ha voluto che condividessimo il palco con musicisti di alto calibro, quali Doyle (ex Misfits), Diablo Swing Orchestra e, gli ormai amici e compagni di oltretomba, Deathless Legacy. sicuramente ci piacerebbe condividere il palco con gli italianissimi Lacuna Coil, di cui apprezziamo particolarmente gli ultimi due lavori studio, e certamente anche gli Arcturus con i quali siamo certi di poter offrire nel complesso uno spettacolo davvero unico e coinvolgente.
WEBLINKS:
Youtube
Nessun commento