PERFECT VIEW "Timeless" (Recensione - Track by track)
Full-length, Lions Pride Music
(2018)
Una vera sorpresa per gli amanti dell'AOR e dell'hard rock melodico, questo nuovo album dei Perfect View. Andremo ad analizzarlo traccia per traccia, per rendere giustizia ad un lavoro che innalza, se ce ne fosse ancora bisogno, l'asticella del rock e del metal tricolore, che riporta alle nostre orecchie la classe sopraffina di band come Whitesnake, Dokken, Winger, Journey ecc. A voi il resoconto!
1. Stop Me,Kill Me,Leave Me
Inizio esaltante con un brano potente e melodico. La voce di Marco Ciancio si erge protagonista con la sua ugola calda ed emozionante. Buon ritmo e buona esecuzione, per una introduzione al disco di grande classe.
2. Can't Stop The Fire
In questo brano la band fa centro pieno, con una esecuzione magistrale, ma soprattutto dà sfoggio di grandi doti tecniche e compositive, in quanto siamo di fronte ad un pezzo leggermente più articolato del precedente. La band mantiene però ben saldi i piedi nel rock melodico con ritornelli solari e facili da memorizzare.
3. Shades Of Us
Inizio scoppiettante con bei riff articolati di chitarra e timidi inserti di tastiera. In seguito la band si lancia in un grandissimo brano AOR, con un bel tiro e una forma canzone che si fa interessantissima man mano che scorre il tempo. Bellissimo il ritornello e molto belli gli alternarsi di tempi più serrati di batteria, ad altri in quattro quarti. Assolo di chitarra finale da pelle d'oca. Sicuramente questo è uno dei brani migliori del disco per me.
4. Your Love Is Gone
E' la classica rock ballad, malinconica e di facile presa, Fossimo stati negli anni Ottanta, sono sicuro che questo pezzo sarebbe potuto essere una hit da classifica. E questo pensiero mi lascia un po' di amaro in bocca, perchè oggi questo è molto difficile, ma mai dire mai!
E' la classica rock ballad, malinconica e di facile presa, Fossimo stati negli anni Ottanta, sono sicuro che questo pezzo sarebbe potuto essere una hit da classifica. E questo pensiero mi lascia un po' di amaro in bocca, perchè oggi questo è molto difficile, ma mai dire mai!
5. Don't Look Back
Grande prova di potenza della band, questa volta al limite col metal ortodosso, se non fosse per la solita classe ed eleganza che la band mette al servizio anche nei momenti più concitati come questo. Un altro brano che si candida ad essere trainante dell'intero lavoro. Quello che colpisce qui è lo splendido lavoro di Francesco Cataldo alle chitarre, coi suoi riff irresistibili. Bello l'assolo di tastiera ad opera di Marco Tedeschi.
6. No Regrets
Brano che scivola via bene, compatto e ben articolato. Non una hit come alcune precedenti, ma un brano che conferma quanto abbiamo detto finora su questa band e questo album.
7. Fallin'
Pezzo dalle tinte più scure, pieno di colpi di scena, mai troppo diretto e davvero interessante nel suo sviluppo. Quando arriva il ritornello torniamo in piena atmosfera AOR-hard rock, ma l'incedere del brano è quasi misterioso. Un finale con batteria arrembante e riff stoppati apre poi ad un bell'assolo d chitarra, molto heavy-oriented.
8. Promises
Tastiere in bella mostra e toni solari più che mai in questo pezzo, che davvero ci riporta indietro verso la metà degli anni Ottanta. Un classico pezzo hard rock con ottimi arrangiamenti che farà colpo sin dal primo ascolto, ne siamo sicuri.
9. Outlaw
All'inizio viene dato spazio a basso e batteria, poi entrano pian piano tutti con un piglio che mi ha ricordato i grandi del rock degli anni Settanta. Con il suo proseguire, però, vengono a galla tutti gli elementi più contemporanei del rock, per un mix tra presente e passato molto gradevole.
10. Lorelei
Pezzo diretto e senza fronzoli. Bellissima atmosfera sognante, riff di chitarra semplici ed efficaci e batteria semplice ma precisa ed azzeccata. Impossibile tenere il piedino fermo durante questo brano, e volendo potrebbe scattare anche un bel ballo!
11. Timeless
Intermezzo acustico dove il cantante raggiunge livelli espressivi e tecnici altissimi. Nella sua voce ho sentito anche influenze di Myles Kennedy.
12. Let It Go
Il brano, dopo la precedente intro soffusa e rilassata, accelera e porta poi il pezzo verso territori più granitici. Grandissimo pezzo anche nelle aperture melodiche, sorrette sempre da una batteria abbastanza sparata. Inserti di tastiera-hammond perfetti. Ecco un altro punto alto dell'album!
CONCLUSIONI:
Tutto è stato detto credo. Un album di altissimo valore tecnico, compositivo, emozionale e che presenta un lavoro in consolle perfetto e totalmente al passo coi tempi. Per gli amanti del rock melodico e di alcune tentazioni più hard, questa è una tappa obbligatoria. Solo una cosa: gli anni Ottanta rivivono tra questi brani, ma la band ha saputo attualizzare la proposta rendendola totalmente contemporanea. Chapeau!
Recensione a cura di Sergio Vinci
Voto: 82/100
Tracklist:
1. Stop Me,Kill Me,Leave Me
2. Can't Stop The Fire
3. Shades Of Us
4. Your Love Is Gone
5. Don't Look Back
6. No Regrets
7. Fallin'
8. Promises
9. Outlaw
10. Lorelei
11. Timeless
12. Let It Go
WEBLINKS:
Nessun commento