ARCANE TALES "Power of the Sky" (Recensione)

Full-length, Broken Bones Records/Silverstream Records

(2019)

E' incredibile come questo progetto sia cresciuto di album in album, ed è altrettanto incredibile come questo artista, Luigi Soranno, continui a portare avanti il pesante fardello di essere da solo all'interno di un progetto tutt'altro che scarno, ma anzi, decisamente ambizioso sia nel concept lirico (che va avanti da tre album), che in quello musicale. Per farla breve, ci troviamo di fronte ad una vera e propria opera di power metal dalle tinture sinfoniche e progressive, che tanto andava di moda verso la fine degli anni Novanta, e che vide proprio in Italia una eccellenza poi divenuta mondiale come i Rhapsody (ora Rhapsody Of Fire).

Ed è proprio quel discorso che viene portato fieramente avanti dal musicista veneto, e scusatemi la spiccata obiettività, ma mi chiedo cosa manchi a questo artista per poter essere messo non dico alla pari, ma un lieve gradino sotto agli illustri maestri. Cioè, partiamo con ordine: un album come "Power of the Sky", fosse uscito una ventina o quindicina di anni fa, quando ancora i dischi e il metal vendevano, sarebbe stato acclamato all'unanimità. Se fosse uscito al di fuori dall'Italia allora saremmo ancora più sicuri di quello che stiamo dicendo. La voce di Luigi è già di per sè una delle migliori nell'ambito power metal che abbiamo nel nostro Paese, e la sua capacità compositiva su tutti gli strumenti è stupefacente! La sua tecnica, poi, non può non lasciare indifferenti. E se vogliamo aggiungere altro "grasso", allora non possiamo non tenere conto della sua evoluzione, perchè questa volta le parti orchestrali sono aumentate, e in più non sono nemmeno così sempliciotte, come magari poteva accadere di tanto in tanto nel primo full. Questa volta tutto è stato pensato e suonato al top della forma e la tracklist non ha cedimenti, dalla prima "Lux Lucet in Tenebris", fino alla conclusiva "Into the Cradle of Sin". Siamo al cospetto, insomma, di un affresco di grandioso power barocco, dove i già citati Rhapsody Of Fire si incontrano con i Symphony X, con i Kamelot, coi Freedom Call, con gli Helloween (sentite la splendida "Genesis" e ditemi il contrario). E ancora, potremmo citare tutte le eccellenze di questo genere che vengono fuori all'ascolto di questo album, ma ciò sarebbe comunque limitativo, perchè il nostro Soranno ha una sua impostazione, un suo trademark. Questo lo si nota nella sua capacità di passare da momenti di power oscuro e opprimente ad altri in cui il suo progetto viaggia sui sentieri del metal più arioso e "fantasy". In tutto questo non troviamo alcuna banalità, alcuna scorciatoia, ma solo un lavoro magistrale dietro strumenti e consolle, che solo i grandi hanno.

E' davvero un piacere ascoltare ancora questo tipo di metal, che forse per alcuni sarà passato di moda e che reputano destinato solo ai "die hard fans", ma io andrei oltre queste considerazioni, perchè con questo modo di pensare allora gli Iron Maiden sarebbero in pensione da almeno venti anni...(oddio, ma cosa stiamo dicendo?). Quindi direi di pensare a questo prodotto e basta, e non avere il brutto vizio di osannare chi abita lontano, per poi analizzare con la lente di ingrandimento ciò che di bello abbiamo in Italia. Vorrei ricordare a tanti signori che l'Italia è patria di molte eccellenze nel metal, come nel punk e nell'hardcore, e forse sarebbe ora di tornare a tirarcela un po' (soprattutto con ciò che abbiamo oggi), e a renderci conto che tanta roba osannata estera non è poi così valida come la si spaccia. 

Detto questo, chi ama questo genere di power metal, melodico, sinfonico, veloce, progressivo ma soprattutto emozionante ("As A Phoenix" insegna a molti questo termine), si faccia avanti. Arcane Tales ha realizzato un vero masterpiece. Provare per credere!

Recensione a cura di "Checco78"

Voto: 90/100

Tracklist:

1. Lux Lucet in Tenebris 

2. Power of the Sky 

3. Fire and Shadow

4. Genesis 

5. Wind of Doom 

6. As A Phoenix 

7. Seed of Discord 

8. The Magic Dance of the Snow 

9. Into the Cradle of Sin 

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