HUNTING THE BEAST "When Night Falls..." (Recensione)
Full-length, Hellbones Records
(2019)
I marchigiani Hunting The Beast suonano death metal, diretto, tecnico, marcio, senza dare alcuno spazio alla parola melodia, ma pestano duro dal primo all’ultimo secondo. Si presentano con un suono compatto di derivazione europea, assolutamente old school che non lascia prigionieri. Su queste basi musicali hanno inserito la voce malsana di Daniel Salvatori, totalmente debitrice al black metal più feroce, concedendo al growl solo sporadiche apparizioni.
L’effetto d’insieme è molto particolare. Il riffing poggia su una base ritmica quadrata, violenta, ma affatto monotona. I pezzi viaggiano tutti sulle stesse coordinate, senza lasciare spazio a soluzioni diverse dal classico death metal e questo si dimostra un punto di forza per coerenza musicale, ma allo stesso tempo è il limite di una proposta troppo ancorata ad un determinato sound. Già dalle prime note risulta marcata l’influenza dei Bloodbath. Sentite il suono di chitarra per capire cosa intendo! Questo pregiudica un pò il lavoro dal punto di vista della personalità. Ciò non toglie che gli Hunting The Beast siano una band con grandi potenzialità, ma hanno bisogno di trovare ancora una loro strada.
Alla fine dell’ascolto mi trovo a riflettere su luci ed ombre di un lavoro che, con un po’ di coraggio in più, sarebbe potuto essere di ben altro spessore, ma che, nonostante le buone idee e la buona capacità tecnica dei musicisti coinvolti, manca della personalità necessaria per imporsi in una scena, quella death metal, molto competitiva.
L’effetto d’insieme è molto particolare. Il riffing poggia su una base ritmica quadrata, violenta, ma affatto monotona. I pezzi viaggiano tutti sulle stesse coordinate, senza lasciare spazio a soluzioni diverse dal classico death metal e questo si dimostra un punto di forza per coerenza musicale, ma allo stesso tempo è il limite di una proposta troppo ancorata ad un determinato sound. Già dalle prime note risulta marcata l’influenza dei Bloodbath. Sentite il suono di chitarra per capire cosa intendo! Questo pregiudica un pò il lavoro dal punto di vista della personalità. Ciò non toglie che gli Hunting The Beast siano una band con grandi potenzialità, ma hanno bisogno di trovare ancora una loro strada.
Alla fine dell’ascolto mi trovo a riflettere su luci ed ombre di un lavoro che, con un po’ di coraggio in più, sarebbe potuto essere di ben altro spessore, ma che, nonostante le buone idee e la buona capacità tecnica dei musicisti coinvolti, manca della personalità necessaria per imporsi in una scena, quella death metal, molto competitiva.
Recensione a cura di John Preck
Voto: 60/100
Tracklist:
1. Scheduled Apocalypse 03:39
2. Hunting the Beast Pt. 2 (Rise of Antagonist) 02:57
3. When Night Falls... 02:35
4. Into the Abyss 02:39
5. Sawboss 02:59
6. B33920 01:55
7. Daemonic Seduction 02:42
8. Killer of Killers 02:38
9. Arms Dealer 02:15
10. Practice for Humiliation 04:10
Voto: 60/100
Tracklist:
1. Scheduled Apocalypse 03:39
2. Hunting the Beast Pt. 2 (Rise of Antagonist) 02:57
3. When Night Falls... 02:35
4. Into the Abyss 02:39
5. Sawboss 02:59
6. B33920 01:55
7. Daemonic Seduction 02:42
8. Killer of Killers 02:38
9. Arms Dealer 02:15
10. Practice for Humiliation 04:10
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