ENIME "Bleeding Out" (Recensione)
Full-length, Independent
(2019)
I canadesi Enime con Bleeding Out sono alla loro seconda prova dopo il debutto "Demon Inside" del 2016 e ci propongono un sapiente metal che parte dal thrash americano moderno, per intenderci quello nato all’indomani dell’era grunge, quindi molto attento al groove, meno debitore all’aspetto tecnico del genere e con una predilezione alla forma canzone. Influenzati soprattutto dai Megadeth, proprio quelli degli anni novanta, si sentono echi anche dei connazionali Annihilator e dei rinati Death Angel, ma la loro formula si abbevera anche al metal moderno, ad un certo riffing di scuola Nickelback, fino ad arrivare a reminiscenze grunge.
Gli Enime suonano su più registri all’interno della stessa canzone in modo naturale, passando dal thrash a sonorità hard rock senza forzatura alcuna, questo anche grazie alla grande versatilità del cantante Graham Henson, capace di passare dal classico scream thrash nelle parti più dure a parti vocali melodiche di grande riuscita, quando la musica lo richiede, riuscendo ad essere sempre ispirato. Ispirate sono anche le canzoni, nessun manierismo, ma grande consapevolezza dei propri mezzi compositivi. Non è un album scontato, come non è scontato che possa piacere all’ascoltatore medio, in quanto gli Enime non danno alcuna certezza del genere proposto. Un’ottima produzione, assolutamente in linea con la proposta e la buona capacità tecnica della band fanno il resto. Non ci sono abbassamenti di tono, ma tutto l’album viaggia allo stesso livello.
Tra le canzoni ascoltate una menzione particolare va fatta per "Bleeding out", pezzo che si dipana tra una strofa di "megadettiana" memoria ed un refrain che deve molto a certo hard rock moderno, restandoti in testa già dal primo ascolto. Bello l’inizio in stile ballad di "Stay away" con una voce molto evocativa che viaggia su tonalità basse, prima che il pezzo prenda il volo trasformandosi in un brano thrash. Indubbiamente è "I will not be a ghost" che vince il premio di migliore dell’album. Qui è possibile assistere alla perfetta riuscita della commistione delle diverse influenze messe in campo con un inizio in stile Alice In Chains a doppia voce davvero magnetico. "Bleeding Out" è un album da ascoltare. Dategli una possibilità .
Recensione a cura di John Preck
Voto: 74/100
Tracklist:
1. Destiny 04:29
2. Fuck You 04:17
3. Bleeding Out 04:57
4. Wake and Dream 05:27
5. Stay Away 03:59
6. I Will Not Be a Ghost 04:42
7. Lies and Deceit 04:44
8. We Die Again 03:59
9. I Am the One 03:20
10. Watch It Burn 04:14
DURATA TOTALE: 44:08
WEBLINKS:
Bandcamp
Homepage
Nessun commento