Ritorno alle origini: ONTBORG (Intervista)
Da Merano arrivano gli Ontborg, nuova formazione con le idee molto chiare rispetto al proprio sound: un death/black metal di matrice nord-europea dalle spiccate intuizioni melodiche, come abbiamo espresso in sede di recensione del loro ottimo debutto "Within the Depths of Oblivion". Ecco a voi le parole di Lukas Flarer (chitarra/voce).
1) Benvenuti Ontborg! Vogliamo cominciare presentando il vostro debutto "Within the Depths of Oblivion" ai nostri lettori? Insomma partiamo dalla fase di composizione fino ad arrivare alla sua uscita.
ONTBORG inizialmente era solamente un progetto mio. Avevo voglia di fare alcuni brani stile "vecchio svedese", visto che mi piaceva tanto. Poi, quando il nostro gruppo VOICES OF DECAY nel 2017 si era sciolto, ci venne l'idea di realizzare il tutto, formando un nuovo gruppo: ONTBORG. A quel punto avevamo già alcuni pezzi finiti. Ci voleva però comunque ancora più di un'anno affinchè tutti i brani erano completi. Prima di andare in studio, abbiamo trovato il nostro bassista Harry ed il gruppo così era completo. Verso la fine del 2018 abbiamo poi iniziato con le registrazioni.
2) Ci sono stati cambiamenti in line-up in questi ultimi anni, e pensate che adesso la formazione sia solida e compatta?
No. Sin dall' inizio siamo partiti cosi: Christoph batteria, Florian chitarra, Harry basso ed io chitarra e voce. Andiamo d'accordo benissimo, tutti ci conosciamo da parecchio tempo e venendo tutti dallo stesso stile di musica, il nostro genere che facciamo, è quello che ci unisce.
3) Come descrivereste il vostro sound e quali pensate siano le bands che più vi hanno influenzato?
Descriverei il nostro genere come un black/death metal svedese melodico del vecchio stile, ma non troppo grezzo. Gruppi che ci hanno sicuramente influenzato sono Dismember, Entombed, Necrophobic, Dissection, Benediction, At The Gates ecc.
4) Come sono stati finora i pareri riguardo “Within the Depths of Oblivion”? Pensate che la gente stia recependo nel giusto modo la vostra proposta e pensate che ci sia stata magari qualche critica fuori luogo e perchè?
Per noi è sempre difficile valutare il proprio CD, perciò eravamo molto curiosi di sentire i pareri della gente. Per ora dobbiamo dire che siamo veramente sorpresi ed ovviamente siamo anche felici di non aver ricevuto critiche negative. Ovviamente non abbiamo fatto un'album con uno stile nuovo che tra l'altro non era nella nostra intenzione, ma a quanto pare, sembra che siamo riusciti a "catturare" lo spirito degli anni '90 che molti sottolineano.
5) Siete attivi sul fronte live? E che spettacolo cercate di offrire al pubblico?
Certamente cerchiamo di suonare dal vivo il più possibile. Per ora abbiamo ancora qualche difficoltà per via di mancanza di contatti, ma pian pianino ci sarà qualche concerto, anche al di fuori dell'Italia. La cosa migliore: seguiteci sulla nostra pagina facebook, così sarete sempre aggiornati.
6) Come valutate la scena metal italiana oggigiorno? E cosa si potrebbe fare per migliorare ancora?
Essendo così vicino al confine con l'Austria e non distanti dalla Germania, devo dire che in Italia purtroppo non c'è una scena così grande. Per noi andare a Milano, è la stessa distanza come andare a Monaco in Germania. Ovvio che la Germania ha tutta un'altra cultura Metal, ma vedo con piacere che anche in Italia la scena sta crescendo. L'importante secondo me, è che la gente vada ai concerti e proprio quella è la cosa che secondo mè tanti iniziano di nuovo a fare. Se c'è l'interesse, allora ci saranno anche più tour che verranno in Italia.
7) Quali sono i vostri obiettivi per il futuro più immediato?
Come detto, vogliamo a tutti costi presentare i nostri pezzi dal vivo. Sopratutto questo genere di musica lo si deve sentire live, è proprio fatto per suonare concerti. Perciò non esitate a proporci possibilità per suonare, noi siamo pronti! In più stiamo già lavorando su nuove idee, ma per il prossimo CD, ci vorrà ancora un pò di tempo.
8) Di cosa parlano i testi delle vostre canzoni e chi li scrive ?
Tranne "Black Garden" che è stato scritto da Christoph, i testi li ho scritti io. I temi a dire il vero non sono racconti o storie con inizio e fine ecc. cerco solamente di descrivere quello che mi viene in mente, sentendo il pezzo. Sono dunque descrizioni oscure che secondo me, rinforzano il "feeling" della musica. Per me invece più dei testi, è più importante la ritmica, come e quando viene cantato.
9) Concludete come volete l'intervista
Grazie Sergio per l'intervista ed il supporto! Speriamo di vederci ad un nostro concerto!
Intervista a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
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