CRYTIVORE "Unseen Divinity" (Recensione)
Full-length, Vaginal Autopsy Records / Dawning Septic Productions
(2019)
Dieci schegge impazzite di death grind, questa รจ la proposta dei Crytivore, one man band, direttamente dall’Australia, che con questo esordio (demo) intendono omaggiare mostri sacri quali Carcass, Benediction e Dismember. E ci riescono egregiamente, autori di una prova, qual รจ "Unseen divinity", che con le sue tracce riesce a condensare al suo interno le atmosfere malsane di un genere che dร il meglio di sรฉ quando suona marcio, dinamico, imprevedibile e non si dilunga troppo in inutili orpelli sonori.
I Cryptivore hanno il dono della sintesi, in pezzi della durata media di un minuto e mezzo riescono a tenere sempre viva l’attenzione, riuscendo allo stesso tempo a dirci tutto quello vogliono senza lasciare incompiute le loro pitture sonore. La voce cavernosa si inserisce molto bene nelle dinamiche strumentali e ci accompagna nel loro personale viaggio tra i lidi estremi del death grind.
Ascolto caldamente consigliato agli amanti dei suoni piรน estremi. Noi restiamo in attesa della nuova release che dovrebbe uscire a fine 2019.
Recensione a cura di John Preck
Voto: 73/100
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