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Vittoriosi sul campo di battaglia: NORSEMEN (Intervista)


Dopo aver recensito il loro primo full-length, "Bloodlust", siamo andati ad intervistare questa nuova realtà death metal che si affaccia sul nostro panorama tricolore. A voi il resoconto della nostra chiaccherata con la band!

1) Benvenuti ragazzi! Presentateci la vostra band e parlateci un po' di cosa bolle in pentola dopo la pubblicazione del vostro primo album "Bloodlust"!
Ciao e grazie per lo spazio dedicatoci! Noi siamo i Norsemen, death metal band della provincia di Bergamo. Abbiamo un ep all'attivo e adesso è uscito il nostro primo album, siamo ancora in fase di promozione del disco quindi stiamo cercando pubblicizzarlo portandolo in giro quanto più possibile. 

2) Come siete entrati in contatto con Time To Kill Records e come sono stati i pareri finora riguardo "Bloodlust"
Con Time To Kill siamo entrati in contatto mentre eravamo in fase di ultimazione del disco, avevamo un paio di pezzi pronti e abbiamo deciso di inviarli a qualche casa discografica/agenzia (?) per vedere se ci fosse qualcuno interessato a pubblicarlo. I ragazzi di Time To Kill appena hanno sentito i pezzi si sono dimostrati subito entusiasti e da lì è partita la collaborazione. Per quanto riguarda i pareri su "Bloodlust" possiamo dire che le recensioni uscite finora sono state tutte più che positive, superando di gran lunga le nostre aspettative. 

3) A che tipo di death metal vi associereste e che band hanno influenzato il vostro sound e che ancora vi influenzano?
Non pensiamo ci sia un solo tipo di death metal a cui potremmo associarci, ma se dovessimo sceglierne uno sarebbe sicuramente quello scandinavo. All'interno dell'album, infatti, si possono sentire influenze che vanno al di là del death metal, come ad esempio il black metal e il thrash metal. Tra le band che ci hanno influenzato e che continuano a farlo possiamo citare gli Amon Amarth, gli Immortal, i Behemoth, i The Black Dahlia Murder e gli Slayer, anche se all'interno della band ascoltiamo tanti altri generi musicali.

4) Come pensate di evolvere il sound nel prossimo album? Avete già iniziato a lavorare a qualcosa di nuovo per caso, quindi?
Si abbiamo cominciato ad abbozzare i primi riff che andranno a comporre il nuovo materiale, rimanendo comunque fedeli al death e al black metal. Magari inseriremo riff più veloci e più aggressivi senza però abbandonare la parte "epica" dei pezzi. 

5) Che importanza riveste la dimensione live per voi e che spettacolo cercate di offrire al pubblico?
La dimensione live per noi è importantissima perché è lì che ci divertiamo di più ed è quello che cerchiamo di trasmettere a chi viene a vederci. Vogliamo che lo spettatore assorba l'energia che mettiamo mentre siamo sul palco, che si immerga nelle nostre atmosfere e soprattutto che si diverta. 

6) Pensate che l'underground italiano si stia un po' riprendendo, oppure pensate che questa situazione di passività da parte del pubblico sia ormai irrecuperabile? E in caso, quali sarebbero secondo voi le soluzioni possibili per smuovere un po' le acque? 
Qui in Italia ci sono veramente un sacco di ottime band e un sacco di persone che si impegnano per mantenere vivo l'underground. La passività crediamo sia dovuta al fatto che ormai si può avere a disposizione tutto e subito e si è quindi un po' persa la curiosità che ti spingeva ad uscire di casa per sentire una band che magari non avevi mai sentito prima. Ma non tutto è perduto! Sembrerebbe che fortunatamente la gente si stia appassionando (di nuovo) all'underground. 

7) Di cosa parlano i testi delle vostre canzoni e chi li scrive?
I testi sono scritti a "sei mani" da Anto (chitarra), Beppe (basso) e Fede (voce) e parlano principalmente della mitologia norrena e delle battaglie dei popoli vichinghi, con un occhio di riguardo verso la parte più violenta delle narrazioni. 

8) Vogliamo parlare del bellissimo artwork di "Bloodlust", chi lo ha realizzato e che cosa vuole rappresentare?
L'artwork è stato realizzato da Jan Yrlund, artista finlandese già conosciuto per aver realizzato le grafiche per altre band molto più conosciute. Rappresenta un guerriero berserker pronto per entrare in battaglia assieme ai suoi fedeli servitori e coglie in pieno lo spirito dell' album, in quanto rispecchia alla perfezione quello che cerchiamo di esprimere attraverso le canzoni. 

9) Dove si sono svolte le registrazioni di "Bloodlust"? E siete contenti del risultato finale, oppure pensate che qualcosa poteva essere fatto meglio, come capita al 99% delle band dopo aver pubblicato l'album?
Le registrazioni si sono svolte presso la Media Factory di Esine (BS) negli studi dell' amico Fabrizio Romani. Siamo completamente soddisfatti delle registrazioni, abbiamo avuto a disposizione tutto il tempo necessario per la produzione e, puntigliosi come siamo, per seguire nel dettaglio tutte le fasi. Magari tra qualche anno riascolteremo questo disco e penseremo che qualcosa poteva essere fatto diversamente, ma per ora é esattamente l'album che volevamo produrre.

10) Concludete come volete l'intervista e lanciate un messaggio ai nostri lettori per convincerli della bontà della vostra musica e quindi di seguirvi! Ciao!
Ringraziando ancora per lo spazio dedicatoci vogliamo concludere dicendo che se avete voglia di ascoltare del buon death metal che vi faccia "scapocciare" di brutto mentre vi immergete in un vero e proprio campo di battaglia non potete non ascoltare "Bloodlust"! Ne uscirete vittoriosi! Alla prossima!

Intervista a cura di Sergio Vinci "Kosmos Reversum"

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