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LOST REFLECTION "Trapped In The Net" (Recensione)


Full-length, Hellbones Records
(2018)

Stanno arrivando verso di me, note in puro stile Hard Rock. Non mi capitava da mesi di ascoltare una proposta così secca e quadrata, il panorama musicale è fatto però anche di ciò. "God Of Hate" apre il disco in maniera vagamente misteriosa, con dei suoni che richiamano qualche forma di battaglia in corso. Ecco che entra un riff Hard Rock, accompagnato da una voce dal timbro sporco ed umidiccio. Il drumming è pulito, mentre la chitarra suona acuta quando si produce nell'assolo. Gli intenti credo siano quelli di riportarci ai tempi del Rock più essenziale e d'impatto. Infatti "Together As One" prosegue con quest'idea, scagliandoci elementari ed efficaci riff di chitarra, con una batteria che esegue diligentemente il suo compito di supporto. Il ritornello è astutamente diretto, per avere una facile presa sul pubblico, dal vivo sicuramente funzionerà. 

Il terzo brano "Into The Social" mostra un suono sempre grezzo, la batteria qui ci manda qualche segnale in più. Il coro non mi pare riuscito, mentre l'assolo di chitarra seppur breve risulta ben inserito. "Brand New Love Brand New Life" e' contraddistinta da un'apertura acustica, dove il cantato mi piace senz'altro di più. Di nuovo tornano le sonorità Hard Rock ma è il variare del registro vocale a far brillare il pezzo in qualità. Se vogliono i nostri possono stupire per gusto musicale, come è ben evidenziato nella parte finale del brano; il tono del cantato cambia ancora e rimango compiaciuto. Con "One Night In Your Bed" la ritmica muta leggermente, proponendo un accenno di Funk. "My Promised Land" ha un mood coinvolgente, la melodia del brano è inframezzata da stacchi ritmici alquanto affascinanti. Il basso suona pulsante e la chitarra solista modula perfettamente il suo timbro espressivo. 

Arriviamo alla traccia "Hollywood Dream" e il cantato torna a suonare semplificato. Il resto del tessuto strumentale non fa gridare certo al miracolo ma tant'è. "Master Of Your Soul" mi colpisce subito per il drumming incalzante; il basso accende il brano con le sue calde pulsazioni. Il penultimo estratto "Homeless Boy" è improntato sull'atmosfera, ci sono le tastiere a dare qualcosa in più ma è l'insieme a funzionare: finalmente un brano completo e vincente. Termino l'ascolto con "No More Blood", la voce mi giunge artefatta ma anche il resto non sorprende per riuscita. 
I romani Lost Reflection mi lasciano in bocca un sapore gradevole, seppur non inebriante. "Trapped In The Net" ha il merito di portare buon umore negli animi dei Rockers, pur non avendo la pretesa d'indicare una nuova via per la Musica del futuro. 

Recensione a cura di Andrea Bottoni
Voto: 65/100

Tracklist:
1.God of Hate
2.Together as 1
3.Into The Social Network
4.Brand New Love Brand New Life
5.One Night In Your Bed
6.My Promised Land
7.Hollywood Dream
8.Master of Your Soul
9.Homeless Boy
10.No More Blood

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