KUBERA "Inhaerens" (Recensione)
Full-length, Independent
(2019)
La tecnica può andare d'accordo con la ferocia di una band. Ci vuole un grande talento però per risultare così espressivi, mantenendo uno stile complicato. I cileni Kubera spaccano in due questo mese di maggio con un'uscita sensazionale a base di Technical/Thrash-Death Metal. Il 2019 sarà inevitabilmente consegnato a questa strepitosa band, prendete nota cari lettori.
Il disco si apre con "Fearless", un forsennato assalto Death Metal che sbalordisce per groove e compattezza d'insieme. Il growl di Oscar Beiza è molto incisivo e mostra una bella carica interpretativa . "Act I - About The Mindless" e' un colpo allo stomaco, il pezzo si snoda su coordinate Thrash/Death interessanti. Il riffing di Rodrigo Ramirez è pregevole, mentre il basso di Ignacio Lopez mi stuzzica per la vivacità Funk. Alla batteria Renato Mendez è un'assoluta potenza. Con "Numbers Fall, The Human's History Too" rimaniamo sorpresi dal concentrato di forza del combo. Le chitarre di Rodrigo Ramirez si fondono con il drumming bestiale di Renato Mendez. La parte di basso è micidiale, grazie alle sue slappate che disegnano momenti eccitanti. Siamo arrivati a "Yugen", la spaventosa tecnica della band sale subito in cattedra. Tra accelerate e rallentamenti, c'è modo per rimanere stupiti dall'estro dei Kubera. Non riesco a pensare ad altro, se non alla bravura di questi musicisti. Non c'è pausa per noi, fortunatamente si prosegue su livelli ancora più coinvolgenti. Infatti "No Strenght For Downpressor" ci azzanna al collo per lasciarci senza respiro, i musicisti vogliono mostrarci tutto il loro strabordante assieme di mordente ed alta tecnica. La sesta traccia "Act II - Agoinst Of The Hope" continua sul sentiero tracciato dal brano precedente, con un maggiore accento sul growl. Mi esaltano i tempi dispari e spezzati ma qui siamo davanti a mostri musicali. "Dharma" è scandita da un basso sempre possente ma è il sound d'insieme che colpisce. Questa band funziona come una killer-gang, tutto arriva all'obiettivo con disarmante efficacia. La penultima traccia dal titolo "Akrateia" si presenta subito contorta per i suoi giri di chitarra, mischiati al turbine ritmico. Il growl si fa sofferto, si percepisce pathos in abbondanza. Successivamente la sezione ritmica detta tempi più veloci e sincopati.
La chiusura viene affidata a "Through The Serpents", qui sale la rabbia ma è controllata da un incedere ritmico che diluisce la sua portata. Intanto le chitarre graffiano, scavano e arrivano a lacerare. È un vortice pazzesco di perizia strumentale, immaginazione al potere ed atmosfera inebriante. Invito chiunque abbia buone orecchie per la Musica di qualità ad ascoltare questo sublime capolavoro di Metal sofisticato. Vi renderete conto che c'è una marcata linea di confine tra le emozioni superficiali e quelle che vanno in profondità. I Kubera sono senz'altro in grado di portarci ad un alto livello, nel quale le emozioni più intense si tramutano in sentimenti.
Recensione a cura di Andrea Bottoni
Voto: 90/100
1. Fearless 03:42
2. Act I - About the Mindless 04:08
3. Numbers Fall, the Human's History Too 04:59
4. Yugen 05:50
5. No Strength for Downpressor 04:44
6. Act II - Agonist of the Hope 05:26
7. Dharma 03:35
8. Akrateia 05:19
9. Through the Serpents 06:21
DURATA TOTALE: 44:04
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