KHANUS "Flammarion" (Recensione)
Full-length, I, Voidhanger Records
(2019)
La Finlandia mi ha spesso fatto pensare ad una terra fertile per la scrittura di belle favole. A volte però ci s'imbatte in strane storie, condite da sciamanesimo e antiche tradizioni folcloristiche. I finlandesi Khanus, provenienti da Oulu, hanno rilasciato nel trascorso anno duemiladiciotto il loro full-length d'esordio dal titolo "Flammarion". Il disco in questione parte con "The Serpent's Harvest", pezzo dei Darkthrone. È un brano dallo spirito Black Metal che avanza al ritmo di una macabra processione. L'atmosfera risulta solenne ma non triste, sembra di assistere ad una rappresentazione farsesca. "A Timeless Sacred Heart" muta l'indirizzo musicale in un Death Metal tanto essenziale quanto efficace. La voce in growl di Sovereign cattura l'attenzione con i suoi proclami profetici. È suo compito dettare anche le linee di basso e chitarra.
Diciamo che il tutto gli riesce dignitosamente, senza colpi di genio. Nel brano "Titan Souls" la chitarra si fa meno lineare ma è la batteria di LordT a spezzare i tempi con un andamento volutamente irregolare. È interessante poi il riff chitarristico sul finale del pezzo. Arrivati al quarto brano con "Ageless" scatta un crescendo atmosferico, è fantastico l'apporto del soprano Meltis. Costei viaggia meravigliosamente insieme al cantato maschile, donando però un'impronta magica al tutto con il suo timbro squillante ed evocativo. La traccia successiva "The Uncreated" mi lascia stupito per la forte imnaginazione che suscita. Notevole è per originalità e potenza il contributo di LordT alla batteria. La tensione che trasuda nella parte chitarristica è imponente, mi trovo a dover controllare la mia pazza euforia. Questo è un puzzle assurdo di pregiate parti musicali. Andiamo avanti verso il mistero più seducente, godo come un'anima innocente all'ascolto di "Secular Spiritual Existence". La voce di LordT mi spiazza per l'autorevole interpretazione, abbiamo a che fare con un growler dal talento spaventoso. È capace di penetrare, commuovere e recitare con il suo cantato. Dopo un pezzo così straordinario mi aspetto di continuare su sentieri sempre emozionanti. "Surrupu" è un episodio diverso ma altrettanto emozionante. Avverto dissonanze estremamente affascinanti, il drumming di LordT straripa mentre il growl di Sovereign dilania.
Degna chiusura affidata a "Magick And Numbers", la traccia ha un'oscurita' che risucchia l'ascoltatore in un abisso. I cori s'impadroniscono della trama musicale, nel contempo trova spazio un presagio mortale. I numeri dicono che la nostra vita è giunta al termine e dobbiamo arrenderci. Aggiungo orgogliosamente, ho appena fatto in tempo ad ascoltare la colonna sonora che annuncia la mia fiera morte.
Recensione a cura di Andrea Bottoni
Voto: 85/100
1. The Serpent's Harvest (Darkthrone cover) 06:51
2. A Timeless Sacred Art 05:25
3. Titan Souls 04:23
4. Ageless 05:10
5. The Uncreated 05:57
6. Secular Spiritual Existence 06:35
7. Surrupu 03:36
8. Magick and Numbers 06:03
DURATA TOTALE: 44:00
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