VOICES FROM BEYOND "The Black Cathedral" (Recensione)
Full-length, Volcano Records & Promotion
(2018)
Strano destino, quello dei dischi che escono verso il finire dell'anno. I giochi sembrano ormai fatti, il “bilancio” è ben chiaro sia per gli ascoltatori che per i cosiddetti critici, e qualche bella realtà rischia di passare sotto silenzio. Specie se parliamo di underground, per di più italiano. Ecco, dato che oggi come oggi non è più così “matematico” che una delle nostre band passi inosservata in un panorama sì esterofilo ma anche un po' più cosciente di quanto lo circonda, vorrei tanto che i Voices From Beyond abbiano ciò che si meritano. Che detta così sembra una minaccia, ma non lo è affatto.
Apprendo dalle stringate note biografiche presenti sul sito della Volcano Records che i Voices From Beyond sono un quintetto riminese nato nel 2006 e già con un EP e un album all'attivo, entrambi usciti però nella scorsa decade. Non avevo mai sentito nominare la band – forse anche per via di un probabile lungo iato – e ammetto che il primissimo approccio, avvenuto con la title track di questo “The Black Cathedral”, mi aveva tratto fortemente in inganno lasciandomi credere di essere dinanzi a una band portabandiera del doom metal più classico, dalla matrice a metà tra la tradizione europea e quella a stelle e strisce. Beh, devo dire che nel corso dei cinquanta minuti in cui si dipanano le dieci tracce qui incluse il doom (sia a livello di “tempi” che soprattutto di atmosfere) è una componente importante nel sound dei romagnoli, ma non è certo l'unica: se sull'opener “Dark Age” il singer Roberto Ferri riporta alla memoria le timbriche e le soluzioni di Alan Tecchio e James Rivera, su “Hideout Of Evil” rivivono le sonorità dei primi Solitude Aeturnus, opportunamente “accelerate” senza però perdere quella carica evocativa ben evidente su capolavori del calibro di “Into The Depths Of Sorrow”.
In sostanza, siamo in pieno ambito US Metal, con l'irruenza di “Guardians Of The Law” o l'oscuro coro di “I Am The Presence” a segnare l'appartenenza sostanziale a un genere non di immediata assimilazione ma con un'attenzione alle atmosfere davvero particolare. Eppure... si ha quasi l'impressione di essere dinanzi a un concept album per via della presenza di alcune tracks che deviano in maniera radicale dallo schema predefinito: ne sono esempio le melodie arpeggiate della conclusiva “The Family” e soprattutto “La Valle della Coscienza”, sul cui ritornello è impossibile non pensare al Renga di “Viaggio Senza Vento” / “2020 Speedball”, per un episodio riflessivo collocato a metà tracklist e intriso di suggestioni vicine al prog italiano d'annata, ancor più di quanto già fatto proprio dai Timoria negli anni d'oro. Strana digressione, anche alla luce della staffilata di puro US Metal che ci riserva la successiva “The Edge Of Time”, ma che si spiega con la succitata idea del concept – a quanto leggo, i testi sono di ispirazione lovecraftiana, e già solo l'influsso del bardo di Providence serve a spiegare tante cose... Giungiamo dunque alla title track citata in apertura, che mi aveva fatto (e mi fa) tremare i polsi per via della sua carica evocativa vicina ai Candlemass più oscuri (perché no, quelli di Robert Lowe), ma anche ai gloriosi Memento Mori, ricordandone le atmosfere pur senza eccedere nei barocchismi tipicamente europei dei responsabili di “Rhymes Of Lunacy”. Veramente una piccola gemma, che non avrebbe sfigurato in una delle storiche edizioni della compilation “Dark Passages” di Lee Dorrian! Un plauso anche al ragguardevole lavoro della coppia di axemen Vasi e Ingenito; per il resto, attendiamo i Voices From Beyond alla prova live (si potrebbe sempre intercettarli, mai dire mai), oltre ad augurargli una prolifica discografia!
Recensione a cura di: Francesco “schwarzfranz” Faniello
Voto: 85/100
Tracklist:
1. Dark Age 03:55
2. The Hideout of Evil 04:46
3. Guardian of the Laws 04:44
4. I Am the Presence 05:52
5. La valle della coscienza 05:57
6. The Edge of Time 04:17
7. The Black Cathedral 06:36
8. Descending into the Abyss 04:15
9. Across the Mountains 04:08
10. The Family 05:37
DURATA TOTALE: 50:07
LINKS:
VOLCANO RECORDS - YouTube
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