THE CROWN "Hell Is Here" (Recensione)
Full-length, Metal Blade Records
(1999)
Questo dei The Crown รจ sicuramente un disco verso cui nutro un'affezione particolare. Ricordo ancora che รจ stato grazie a lui che ho apprezzato, per la prima volta, il piacere di ascoltare qualcosa in anteprima, senza dovermi basare solo sul passaparola: sul sito della Metal Blade era infatti possibile trovare dei files (tre!) dei loro pezzi piรน significativi โ ed in real audio, ancora manco erano diffusi gli Mp3! E' stato subito amore a primo ascolto, ma non รจ solo per questo che sono legato a โHell is hereโ, rinascita per gli ex Crown Of Thorns che furono costretti a cambiare nome per l'omonimia con dei protegรฉs di Gene Simmons.
Al di lร delle indubbie qualitร musicali, su cui tornerรฒ a breve, questo disco dei The Crown mi ha sempre colpito perchรฉ รจ il perfetto manifesto dell'attitudine del satanismo ateo. E' un disco fortissimamente impregnato di riferimenti e tematiche infernali, ma รจ chiarissimo che la loro posizione di antitesi non รจ religiosa, ma morale: loro amano Satana solo perchรฉ รจ un ribelle, si contrappone ai moralisti ed a coloro che ti dicono cosa devi fare e/o pensare, arrivando, in pezzi come โ1999-revolution 666โ, โThe devil and the darknessโ e โGive you hellโ ad assumere dei toni di vaga denuncia sociale โ esattamente chi li opprimesse o per quali ragioni non รจ mai stato chiarito, ma piรน volte i cinque ragazzotti svedesi sembrano auspicare, nei loro pezzi, un vero e proprio reset dell'ordine costituito. Vabbeh, di ingenuitร ce n'รจ a iosa, ma di quella che la musica, quando รจ potente e bella, riesce a mascherare facendola apparire, anche a distanza di anni, profonda saggezza.
E poi, come dicevamo, il disco รจ veramente bello. Per me รจ indubbiamente il migliore che la band abbia mai composto, anche se molti preferiscono โDeathrace kingโ o โCrowned in terrorโ: rispetto ai buonissimi esordi, che erano album di death melodico piรน tradizionale, con โHell is hereโ i cinque scandinavi (quattro svedesi piรน un finlandese) miscelano il tutto con forti influenze motorhead'n'roll. Il risultato รจ variegato ed efficace, si passa dal tremolo tipico del black a riffoni sguaiati e sporchi con una semplicitร disarmante, ed in definitiva l'album riesce ad essere ricercato negli arrangiamenti ed immediato allo stesso tempo.
Un disco soddisfacente a 360 gradi, anche se bisogna ammettere che non tutto รจ perfetto, perchรฉ anche la qualitร รจ un pรฒ altalenante: capolavori come โThe poisonโ, โAt the endโ, oltre ai tre pezzi sopra citati, si alternano e brani meno riusciti come โElectric nightโ o โBody and soulโ, anche se la qualitร media rimane decisamente elevata. E poi sono davvero tutti bravi, con menzione particolare per il batterista Janne Sarenpaa, che dimostra una agilitร davvero memorabile dietro le pelli.
Questo stato di grazia si รจ mantenuto per qualche altro anno, e poi anche per loro il declino. Non solo perchรฉ si sono sempre piรน avvicinati a forme di death piรน tradizionale, ma anche per la qualitร che รจ andando sempre piรน scemando โ dopo โCrowned in terrorโ non li ho piรน seguiti moltissimo, ma quello che ho sentito non รจ mai stato sufficiente a ridestare le mie piรน vecchie e smaliziate orecchie.
Recensione a cura di: Fulvio Ermete
Voto: 80/100
1. The Poison 03:17
2. At the End 04:42
3. 1999 - Revolution 666 05:21
4. Dying of the Heart 05:57
5. Electric Night 02:32
6. Black Lightning 03:26
7. The Devil and the Darkness 04:52
8. Give You Hell 02:54
9. Body and Soul 03:11
10. Mysterion 03:29
11. Death by My Side 07:28
DURATA TOTALE: 47:09
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