XENTRIX "Scourge" (Recensione)
Full-length, Heavy Metal Records
(1996)
In piena crisi del thrash metal non era facile rimanere a galla. In altre recensioni ho espresso il mio parere su chi, come e dove causò tutto questo, ovvero a partire dalla pubblicazione del "disco nero" dei Metallica. E dopo quasi 30 anni la penso ancora allo stesso modo, ma non sono qui per fare nuovamente la morale, nè per parlare delle solite cose.
Gli Xentrix, diciamocelo, sono sempre stati un gruppo di seconda o terza fascia nel panorama thrash, un po' perchè la loro provenienza geografìca non li ha mai facilitati (UK), un po' perchè uscirono con il loro primo album nel 1989, ovvero a cose già definite nell'ambito del thrash. Ciò non toglie che i loro primi due album, "Shattered Existence" e "For Whose Advantage?" siano assolutamente da avere per ogni amante del thrash in stile Testament-Metallica, e che anche i successivi album non siano affatto da buttare. Ed è proprio per questo che oggi parliamo di "Scourge", ovvero uno di quei dischi di cui pochi ricordano l'esistenza, e che tanti reputano inferiore o "sbagliato", solo perchè si discostava un po' dalla produzione precedente. Se vogliamo dirla tutta, il disco bruttino degli Xentrix è "Kin", ovvero un disco spompo uscito sulla scia del black album, ma che aveva davvero poco da dire.
Questo "Scourge" vedeva alcuni cambi in line-up, tra cui la importante sostituzione dello storico cantante-chitarrista Chris Astley, in questa occasione sostituito dall'ottimo Simon Gordon, e già qui si potrebbe dire che la band ci aveva visto giusto, perchè le capacità canore di quest'ultimo erano indubbiamente superiori a quelle del suo predecessore, in quanto capace di alternare parti graffianti e potenti ad acuti che in più occasioni rimandavano al Phil Anselmo di "Cowboys From Hell". Che dire poi delle canzoni e del sound in generale? Semplicemente ci troviamo davanti al disco più potente degli Xentrix, al disco sicuramente più al passo coi tempi e con l'evoluzione che il thrash stava attraversando tramite bands come Pantera o Machine Head, ma comunque davvero apprezzabile.
I pezzi sono tutti come il granito, dotati poi di una produzione che ne risalta le chitarre ribassate ed iper sature, ma non per questo dovremmo parlare di fallimento, anzi. Se è vero che l'album è lungi dall'essere un capolavoro, è anche vero che la band, dopo il deludente e scialbo "Kin", aveva almeno rialzato la testa mettendosi a picchiare come si deve, e oltretutto poteva vantare in formazione un cantante con gli attributi. E' vero che non ci sono pezzi memorabili qui, ma il disco scorre benissimo e dà una bella sferzata di adrenalina. Potremmo parlare di "Scourge" facendo dei collegamenti con, ad esempio, "Jugulator" dei Priest. Entrambi i dischi sono usciti più o meno nello stesso periodo, con altri cantanti, ed entrambi presentavano un sound molto più incazzato. Ovviamente c'è un abisso di notorietà ed altro tra le due band, ma in entrambi i casi la massa bollò troppo frettolosamente i dischi come "fallimentari" e fuori standard, non godendoseli.
Peccato, perchè nel caso dei Priest e di molte altre band storiche, tanti dischi pubblicati dopo furono ben peggiori ma accettati solo in base a reunion e altri espedienti, mentre nel caso degli Xentrix, dopo si sciolsero, e quindi col senno di poi non possiamo fare troppi ragionamenti. Di nuovo, peccato!
Peccato, perchè nel caso dei Priest e di molte altre band storiche, tanti dischi pubblicati dopo furono ben peggiori ma accettati solo in base a reunion e altri espedienti, mentre nel caso degli Xentrix, dopo si sciolsero, e quindi col senno di poi non possiamo fare troppi ragionamenti. Di nuovo, peccato!
Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 70/100
Tracklist:
1. 13 Years 06:01
2. Scourge 05:21
3. Incite 03:22
4. Caught You Living 03:41
5. Strength of Persuasion 06:07
6. Never Be 04:26
7. The Hand That Feeds Itself 05:06
8. Blood Nation 06:59
9. Creed 04:45
10. Breathe 06:46
DURATA TOTALE: 52:34
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