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SCALA MERCALLI "Independence" (Recensione)



Full-length, Alpha Omega Records
(2019)


È un grande azzardo per me ascoltare un album di Heavy Metal propriamente inteso. Partiamo da questa premessa per dare un senso a ciò che sto per dirvi. Gli Scala Mercalli sono una bella realtà nel suddetto genere ma farli rientrare tra i miei gruppi del cuore è un affronto alla mia sensibilità. Ci mostrano nel loro nuovo quarto full-length una capacità di saper rendere scorrevoli dei brani dal timbro orecchiabile ed è loro intento non strafare, pur sapendo suonare da esperti del mestiere. 

Devo fare però una considerazione sull'impatto emotivo dei brani in questione: i musicisti marchigiani si trovano a loro agio in questi ristretti confini del Metal, lo stesso non si dica per me. Avverto immediatamente la sensazione di non poter condividere con gli Scala Mercalli la fortuna di emozionarmi. Le note fluiscono senza intoppi o cadute di stile ma solo un paio di traccie lasciano un segno dentro me. "Be Strong" è un esempio di come il tradizionale Heavy Metal possa comunicare un vero sentimento di attaccamento alla vita. Mi piace anche il brano "Anita" che pone l'accento sul lato musicale più ricercato della band. Il punto chiaramente negativo di "Independence" è per me la voce che risulta a lunghi tratti gallinacea. Con questo non intendo dire che Christian Bartolacci sia un improvvisato, nient'affatto. L'effetto irritante sulle mie orecchie sta nel volersi lanciare su tonalità stridule che lasciano effetti devastanti sulla mio umore quotidiano. 

Oltre a questo la maggior parte dei pezzi risulta banale e priva d'incisività; le parti di chitarra sono combinate bene con la sezione ritmica, mancano però gli stacchi che rendano interessante l'insieme. L'importante è credere in ciò che si fa e gli Scala Mercalli ce lo dimostrano ampiamente, sono dotati di ottimi mezzi per dar voce alle loro idee. Il problema è che non arrivano quasi mai a coinvolgermi. Mi armo di santa pazienza ed ascolto tutto il disco ma ne esco senza sussulti d'animo o stimoli per la fantasia. 

Recensione a cura di: Andrea Bottoni
Voto 50/100

Tracklist:
1) The crossing on the sea (from Quarto to Marsala)
2) The 1000 (Calatafimi Battle)
3) Honest Brigands
4) Be Strong
5) The Last Defence (Roma- Gianicolo 1849)
6) Never Surrender
7) Tolentino 1815
8) White Death
9) Whisper of the Night
10) Anita (Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva)
11) Fratelli d’Italia (Italian Anthem- Heavy Metal Version)

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