Vuoi qui il tuo annuncio? Scrivi a: hmmzine@libero.it

HYADES "The Roots of Trash" (Recensione)


Full-length, Mausoleum Records
(2009)

Una carezzevole intro c'introduce in "Long Way Back Home", brano d'introduzione dove risuona un riff di Metallica memoria. I ritmi si scaldano presto con "I Belong To No One", dove la voce di Marco Colombo spicca per carica interpretativa. Il brano è ben strutturato e presenta gustosi cambi di ritmo. "A.F.M.S." è invece un episodio più cadenzato, con momenti di gustosi virtuosismi di batteria. Si prosegue con una serie di brani ben strutturati, dove l'energia va a braccetto con la giusta dose di tecnica. Mi colpisce particolarmente il fraseggio chitarristico di "United In The Struggle" che rende lo stile della band persuasivo e contagioso. "The Problem Is You" si mantiene sullo stile, con l'aggiunta di un ritmo frenetico di batteria. Di Thrash si tratta e non sono amnesse ninne nanna incantatrici. 

Adesso gonfiatevi di rabbia con "The Great Deceit", la spinta è forte e le chitarre accenderanno i vostri animi all'istante. Il sound è graffiante e portatore di pura energia. Pensavate di trovare un momento di pausa? Vi sbagliate di grosso perché "Still In The Trash è quì a scuotervi con una incendiaria dose di scossa elettrica. "Alive But Dead" spinge ancor più sull'acceleratore, è una cavalcata a briglie sciolte verso un lido per spiriti ribelli. Appaiono brevi ma efficaci assoli che non diluiscono però l'in incisività del pezzo. L'aria si fa sempre più pesante, "Worse Than The Silence" ce lo sottolinea a sufficienza. Abbiamo dei tempi di batteria veloci e spezzati in questa traccia, il risultato finale è interessante. Il penultimo brano, dal titolo "The Moshing Reel", ci presenta nuovamente il grande mestiere di Rodolfo Ridolfi alla batteria. C'è spazio anche per i cori, in più il duo Lorenzo Testa/Marco Negonda alle chitarre viaggia con brillante disinvoltura. In chiusura c'è la sorpresa della cover di "Come Out And Play". 

Diciamo che gli Offspring sono omaggiati con il dovuto rispetto, gli Hyades arricchiscono il brano con una maggiore preparazione musicale. Concludo invitandovi a buttare un orecchio su "The Roots Of Trash". Il disco in questione è datato duemilaenove ma conserva un'ottima pasta musicale, per cui masticatelo con piacere. Le radici del Thrash (con o senza h) si propagano in questi brani e danno splendore al Metal italiano. 

Recensione a cura di: Andrea Bottoni
Voto 80/100

Tracklist: 
1. Long Way Back Home 01:47
2. I Belong to No One 03:31
3. A.F.M.S. 04:44
4. United in the Struggle 03:45
5. The Problem Is You 03:37
6. The Great Deceit 05:49
7. Still in the Trash 03:40
8. Alive but Dead 04:44
9. Worse Than the Silence 03:17
10. The Moshing Reel 04:19
11. Come Out and Play (The Offspring cover) 03:42

DURATA TOTALE: 42:55

LINKS:
Facebook
ReverbNation

Nessun commento