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VENOM "Storm The Gates" (Recensione)


Full-length, Spinefarm Records
(2018)

Ennesimo disco dei Venom capitanati da Cronos, e come sempre ogni dibattito potrebbe aprirsi, tra chi sostiene a spada tratta questa band e chi, invece, sostiene che siano ormai dei dinosauri invecchiati male e che non hanno più ragione di esistere. C'è da dire che, tutto sommato, la ragione potrebbe essere di tutti come di nessuno, o perlomeno la spunterebbero quei pochi che reputano questa formazione ancora in grado di sfornare dei dischi di heavy metal estremo nella più pura e antica concezione del termine, con la loro mistura di elementi metal, punk, speed e thrash. 
Probabilmente il loro continuare a percorrere una strada impervia fatta di suoni non laccati ed attitudine incrollabilmente old school, va un po' controcorrente rispetto ai tempi che stiamo vivendo, fatti di album e gruppi fotocopia, che fanno un po' a gara a chi ha il disco più trendy, gonfiato nel sound e che presenta i tipici clichè della band dell'ultimo decennio o più.

Effettivamente sentire un sound di batteria così sporco potrebbe non rendere giustizia ad uno dei drummer più potenti e belli da vedere che ci siano in circolazione, e stiamo parlando di Dantè (Danny Needham), che presta ormai da molti anni il suo operato alla corte dei Venom e ne fa brillare ogni performance, soprattutto live. Detto questo, com'è questo nuovo "Storm The Gates"?: la risposta è molto semplice, ovvero che è più o meno come gli ultimi lavori di questa band. Ad essere onesti, avevo molto apprezzato "From the Very Depths", e qualitativamente forse era leggermente meglio di questo nuovo lavoro. Quello che non riesce a far decollare questo album, a mio avviso, sono le linee vocali di Cronos, spente e senza verve, con ritornelli scontati e quindi poco incisivi. Anche la performance chitarristica mi sembra un po' senza spinta creativa, limitandosi quasi ad accompagnare il lavoro di batteria e basta.

Detto questo, però, il disco non è da buttare, e se è vero che ci sono pezzi molto sottotono come "Destroyer", "Dark Night (Of the Soul)" o "100 Miles to Hell", ce ne sono altri cazzuti e prepotenti come ad esempio "Bring Out Your Dead", "Notorious", "Over My Dead Body", "Storm the Gates" o "Beaten to a Pulp" che riportano la band su livelli più che discreti, e dove tutta la band sembra impegnarsi decisamente di più.
Un disco, in definitiva, con chiari e scuri, ma in generale solido e che si lascia ascoltare volentieri, questo "Storm The Gates", e che ha il grande pregio di non consegnarci l'ennesimo disco senz'anima e di plastica. Se solo ci credessero un po' di più i Venom stessi nella loro band, invece che compilare il solito modulo, potremmo parlarne la prossima volta con toni più entusiastici!

Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 65/100

Tracklist:
1. Bring Out Your Dead 03:20 
2. Notorious 04:16 
3. I Dark Lord 04:41 
4. 100 Miles to Hell 04:48 
5. Dark Night (Of the Soul) 04:48 
6. Beaten to a Pulp 03:14 
7. Destroyer 04:18 
8. The Mighty Have Fallen 03:15 
9. Over My Dead Body 05:07 
10. Suffering Dictates 03:10 
11. We the Loud 03:55 
12. Immortal 04:31 
13. Storm the Gates 03:47 

DURATA TOTALE: 53:10

WEB:

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